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Morto Vittorio Contini Bonacossi, vero signore del Carmignano

28 Marzo 2018 Emanuele Pellucci
Il mondo del vino toscano è in lutto per la morte di Vittorio Contini Bonacossi, personaggio di spicco del Carmignano. Da oltre un secolo la sua famiglia possiede Tenuta di Capezzana, brand prestigioso della più piccola Docg della Toscana. Il terzogenito del conte Ugo Contini Bonacossi, scomparso nel 2012 e considerato il "padre del Carmignano", è morto ieri a sessantasei anni.

Carmignano, una tradizione di famiglia

Forte dell'esempio del padre Ugo, che ha riportato questa antica denominazione ai massimi onori, Vittorio Contini Bonacossi ha continuato insieme ai suoi fratelli e sorelle - Benedetta, Beatrice e Filippo - la tradizione di famiglia, migliorando e consolidando la fama internazionale di Capezzana.    

La sperimentazione biodinamica

Già verso la fine degli anni Novanta, dopo essersi allontanato per qualche anno da Capezzana per soddisfare la sua grande passione per la vela nei mari di mezzo mondo, Vittorio era rientrato a Carmignano per sperimentare nella vicina Fattoria di Bacchereto di Rossella Bencini Tesi la coltivazione biologica e biodinamica. Esperimenti poi messi in pratica nei vigneti di Capezzana fino a fondare e a divenire presidente dell’associazione Bio-distretto del Montalbano. Oggi, grazie a lui, i 90 ettari di vigneto della tenuta sono certificati bio.

Dalla vela alla Cantina, il suo era un lavoro d'équipe

Ricordandone ieri la figura, qualcuno ha scritto che "Vittorio era la mano che a Capezzana allevava con amore Sangiovese, Cabernet e Canaiolo per poi consegnare le uve da trasformare in vino alla sorella Benedetta". Un lavoro d’équipe, quello della famiglia Contini Bonacossi, che Vittorio condivideva da anni con i fratelli e poi con i propri figli: Serena, Gaddo e Ugo. Per tutti loro vale il grande insegnamento del conte Ugo e della sua adorata Lisa, due persone straordinarie che chi scrive queste note ha avuto il privilegio di conoscere e frequentare fin dal 1979.    

Se ne va un vero signore

Purtroppo da qualche tempo Vittorio era stato colpito da una malattia che non lascia scampo. «Con lui se ne va un vero signore, un uomo discreto e fine», ha ricordato il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti. «Di Vittorio Contini Bonacossi tutti noi apprezzavamo la cordialità, la gentilezza e la disponibilità, così come il suo attaccamento verso la tenuta e i suoi vini».

Il "suo" Trefiano, il rosso preferito

Tra questi, vogliamo sottolinearlo, Vittorio amava soprattutto il "suo" Trefiano, un Carmignano Docg particolarmente elegante e vellutato ottenuto da Sangiovese, Cabernet e Canaiolo e affinato per 16 mesi in tonneaux e per oltre un anno in bottiglia. Il vino che lui aveva "costruito". Oltre al Trefiano, la Tenuta di Capezzana produce 9 etichette tra bianchi (Trebbiano Igt e Chardonnay), rosato (Vin Ruspo Doc), rossi (Barco Reale Doc, Villa di Capezzana Docg, Trefiano Docg, Ghiaie della Furba Igt, Sessanta Igt) e vinsanto. Circa 600 mila bottiglie, distribuite per il 70% all’estero. Alla famiglia Contini Bonacossi vanno le più sentite condoglianze di Civiltà del bere e nostre personali.

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