Montelvini presenta l’Asolo Prosecco Docg FM333
Si chiama FM333 ed è una bollicina innovativa e fortemente legata al territorio del Montello, che nasce da un vigneto a 333 metri di altezza della storica tenuta Fontana Masoria. Uno “spumante da mosto”, frutto di un’unica fermentazione, dal profilo minerale e avvolgente.
«Per noi si tratta di un sogno che diventa realtà. Il coronamento di un percorso di ricerca che portiamo avanti da svariati anni e che rappresenta l’eccellenza dell’abilità spumantistica della nostra azienda e della qualità che il nostro territorio è in grado di esprimere». Con queste parole Alberto Serena, alla guida di Montelvini insieme alla sorella Sarah e al padre Armando, annuncia la nascita dell’Asolo Prosecco Superiore Docg FM333, in uscita con il millesimo 2020. Una bollicina elegantissima e sinuosa, unica nel suo genere, che si aggiunge alla linea più prestigiosa del brand: la Collezione Serenitatis.
La leggenda di Fontana Masorin
L’eccezionalità del progetto parte dal territorio. L’acronimo FM333 sta per Fontana Masorin, storica tenuta di famiglia, una delle più vocate del territorio in cima alla collina del Montello. Il numero 333, invece, indica i metri di altezza a cui è posizionato il singolo vigneto.
«I margini di Fontana Masorin sono lambiti da una fontana e la leggenda narra che un tempo in questo luogo vivevano tre contadini che decisero di inquinare l’acqua affinché nessuno potesse farne uso. Fin quando un giorno una donna – secondo alcuni una ninfa, secondo altri una fata, per qualcun altro addirittura la Madonna – li trasformò in lupi, permettendo alla fontana di tornare a scorrere limpida e incontaminata a beneficio degli abitanti della zona».
Cru e “spumante di mosto”
L’Asolo Prosecco Superiore Docg FM333 è di fatto il primo cru del territorio, da una vigna di circa 2 ettari. L’altitudine e la ventilazione garantiscono un’ottima escursione termica che esalta l’aromaticità della Glera; mentre i suoli, ricchi di marne, apportano mineralità e struttura.
Ma, come spiega Alberto Serena, la vera novità di questa raffinata bollicina sta soprattutto nella tecnica di vinificazione. «Partiamo da uve selezionate manualmente per la loro perfetta maturazione e utilizziamo solo il mosto fiore, che viene conservato a freddo per ottenere la migliore estrazione aromatica. Dopo l’illimpidimento è attivata un’unica fermentazione direttamente in autoclave: per questo motivo FM333 è considerato uno “spumante da mosto”». Dopo la presa di spuma, resta sulle fecce fini per acquisire maggiore cremosità e avvolgenza gustativa.
FM333 alla prova del calice
Il particolare metodo di spumantizzazione esalta le caratteristiche distintive dell’uva Glera. Il perlage, finissimo e persistente, accende una veste giallo paglierino con tenui riflessi verdognoli. Il bouquet inebria con sentori di glicine, acacia, mela golden, pera williams e frutta tropicale sullo sfondo. In bocca l’attacco è sapido, minerale, per poi allargarsi in una texture cremosa e persistente, impreziosita dalla scelta di un residuo zuccherino Brut, intorno ai 9 g/l.
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Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 4/2021. AcquistaSei abbonato digitale o premium? Sfoglia la rivista o scarica il pdf
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© Riproduzione riservata - 15/01/2022