Second vins, ovvero i vini “cadetti”. La nostra ricognizione

Second vins, ovvero i vini “cadetti”. La nostra ricognizione

Se, complice un mercato sempre più esclusivo, le grandi etichette sono diventate ormai irraggiungibili e appannaggio di soli collezionisti, non è così per i seconds vins considerati più accessibili ai consumatori.

Sui “cadetti”, come li abbiamo voluti chiamare, o fratelli minori (che minori non sono) abbiamo puntato i riflettori. E abbiamo messo in luce il loro nuovo status, che li vuole oggi pari per dignità ma diversi dai fratelli maggiori. Ognuno con la sua storia e identità particolare.

Mutatis mutandis, ci siamo poi spostati nelle cucine dei grandi cuochi d’Italia per conoscere le storie dei loro “secondi” (sous chef) e di chi, tra loro, ha dato vita al suo sogno personale aprendo un nuovo ristorante.

Ecco gli articoli che abbiamo dedicato a questo argomento:

Seconds vins nel mondo: perché non sono secondi a nessuno

Seconds vins in Italia: l’autonomia è relativa

Storie di sous chef e di chi ce l’ha fatta

Foto di apertura: © V. Fovi

Tag: ,

© Riproduzione riservata - 21/07/2023

Leggi anche ...

Una siccità senza precedenti minaccia la produzione di Cava
Senza confini
Una siccità senza precedenti minaccia la produzione di Cava

Leggi tutto

La “lingua elettronica” può rivoluzionare il controllo di qualità del vino
Senza confini
La “lingua elettronica” può rivoluzionare il controllo di qualità del vino

Leggi tutto

Come i cambiamenti climatici potrebbero ridisegnare la geografia del vino
Senza confini
Come i cambiamenti climatici potrebbero ridisegnare la geografia del vino

Leggi tutto