In Italia

In Italia

Masi sceglie il bio per Toscana e Argentina

31 Maggio 2016 Civiltà del bere
Sono al debutto sul mercato i primi vini bio delle tenute di Masi Agricola in Toscana e Argentina. La certificazione biologica - ottenuta rispettivamente nel 2014 e nel 2015 - distingue le nuove annate di Bello Ovile 2014, rosso a base Sangiovese (con Canaiolo 15% e Ciliegiolo 5%) delle Tenute Serego Alighieri a Cinigiano (Val d’Orcia), e Passo Blanco 2015, blend di uve venete e argentine (Pinot grigio 60%, Torrontés 40%) prodotto nella regione di Mendoza da Masi Tupungato. La certificazione coinvolge tutti gli aspetti produttivi, dal sito produttivo alla vigna, dalla cantina al confezionamento.

L'ultimo passo di un lungo percorso

La certificazione bio rappresenta un nuovo passo nel percorso che il Gruppo Masi ha intrapreso da oltre un decennio, con il Progetto Uve di Qualità: «Dal 2004 applichiamo in tutti i vigneti, compresi quelli dei conferenti, protocolli di agricoltura sostenibile per ridurre al minimo l’impatto ambientale delle produzioni. La cura ed il rispetto dell'ambiente sono parte integrante della cultura e della filosofia di Masi: il sentimento che guida la nostra azienda è la grande riconoscenza verso la terra, sia nel territorio d’origine che nelle altre aree in cui operiamo» spiega Raffaele Boscaini, Coordinatore del Gruppo Tecnico Masi. «In Veneto la situazione è più complessa e non è sempre possibile, anche se all’interno di protocolli sostenibili, eliminare totalmente i trattamenti mantenendo quella costanza qualitativa e quantitativa attese». Masi Agricola è anche tra le aziende aderenti a Viva - Sustainable Wine, il progetto pilota del ministero dell'Ambiente che misura carbon footprint e sostenibilità della filiera vitivinicola.   In foto: La Arboleda - Masi Tupungato

In Italia

Addio a Giuseppe Bonci, vignaiolo appassionato dei Castelli di Jesi

Il 21 dicembre si è spento all’età di 81 anni il produttore […]

Leggi tutto

La via etica: le diocesi italiane fanno rete “agricola”

Con il progetto Nostra Madre Terra gli Istituti diocesani di Piemonte, Veneto, […]

Leggi tutto

Ristorante Barbagianni a Colle di Val d’Elsa (Siena)

Tradizione toscana e tecniche francesi in un ricercato equilibrio di sapori. Al […]

Leggi tutto

Consorzio Colli di Conegliano Docg: Isabella Collalto de Croÿ eletta presidente

Cambio al vertice del Consorzio di Tutela dei Vini Colli di Conegliano […]

Leggi tutto

Le tre anime del vino toscano secondo Arillo in Terrabianca

Radda in Chianti, Maremma e Val d’Orcia: il progetto generazionale della famiglia […]

Leggi tutto

Gabe Tenute, nuova voce di carattere nel cuore del Conegliano Valdobbiadene

Un progetto recente (la fondazione risale al 2024) ma già ben avviato, […]

Leggi tutto

Doc Monreale: per i produttori il vitigno su cui puntare è il Catarratto

La tendenza va in particolare verso i biotipi Lucido ed Extra Lucido, […]

Leggi tutto

Paternoster, per i 100 anni arriva Barone Rotondo

L’azienda del Vulture, di proprietà della famiglia Tommasi, festeggia un secolo di […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati