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Mangia come scrivi (e bevi), manifestazione parmense

2 Novembre 2010 Fabio Bottonelli
Una cena, tre scrittori per tre minuti (di reading), nove opere d'artista. Più tre vini, di aziende diverse, dei Colli di Parma, all’Hostaria Tre Ville di Parma (www.letreville.it). Ecco la formula, anzi la “ricetta” di Mangia come scrivi (www.mangiacomescrivi.it), rassegna gastronomica-artistica ideata dal giornalista Gianluigi Negri. Il primo appuntamento, a fine ottobre, è stata una cena dedicata al mondo del calcio di Parma, fra gag e doppi sensi, e interventi di giornalisti sportivi. In abbinamento a tre vini (Malvasia brut e SiaLodato dell'Agricola Palazzo e, Moscato La Bandina) con un menu tipico-verace a base di spalla e culatello, torta fritta, tagliatelle al sugo di papera (doppio senso con quella del portiere…), stinco, biscotti e zabaione. La rassegna prosegue poi fino a febbraio ogni venerdì escluso dicembre (dopo essersi svolta per quattro anni alla trattoria Il cigno nero di Montechiarugolo, i cui gestori si sono ora trasferiti a Cantù per rilevare il ristorante Il Garibaldi). Come si distingue dalle altre (fin troppe?) manifestazioni letterarie? Qui gli scrittori leggono altri scrittori; nessuno parla di sé né dei propri libri; ognuno cura una presentazione e un reading di tre minuti per omaggiare il vicino-collega. Il tutto tra una portata e l'altra, tra un vino e l’altro, con un ideale passaggio di testimone tra i protagonisti. Mangia come scrivi ha fin da subito rivolto le proprie attenzioni anche al mondo dell'arte. E poi l’elemento artistico: ogni volta nel locale che ospita la rassegna vengono esposte nove opere d'arte (quadri, illustrazioni, sculture, fotografie) che si legano ai temi proposti (fra i prossimi: la nebbia di Parma). Una vicinanza che si ritrova, anche nei menu proposti dall’Hostaria per le sue serate gastro-letterarie mensili, che vengono accompagnati da vini di aziende del territorio, spesso fuori dai circuiti.
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