Maestri dell’eccellenza: Argiolas e le 3 espressioni del Cannonau

Maestri dell’eccellenza: Argiolas e le 3 espressioni del Cannonau

Argiolas è fra i produttori che negli ultimi tre anni hanno ricevuto il massimo punteggio per i loro vini da almeno tre Guide enologiche nazionali. Li abbiamo chiamati Maestri dell’eccellenza, premiando la loro costanza qualitativa. L’elenco completo è sul Top delle guide vini 2021.

Ascolta l’intervista “Valentina Argiolas | Maestri del vino italiano



Il Cannonau, il re dei vitigni sardi, è una varietà vigorosa, che se viene coltivata su terreni calcarei, di marne e argille dona ai suoi vini il nobile carattere dell’eleganza. Lo stesso tipo di suolo lo si trova nei vigneti della storica Cantina Argiolas, attiva da tre generazioni nella zona di Serdiana, a nord di Cagliari.

Senes, dalle viti più alte

«Le nostre tre espressioni del Cannonau di Sardegna», dice Valentina Argiolas, «sono i rossi Senes e Turriga e il passito Antonio 100. Nel Senes confluiscono le uve che arrivano delle parti più alte dei vigneti della tenuta di Sisini, dove si allevano 3,5 ettari a Cannonau, tra i 250 e i 300 metri slm». Qui il terreno è lasciato inerbito per limitare i fenomeni di erosione e per favorire lo sviluppo della parte organica.

Dove nascono il Turriga e Antonio 100

Il Turriga nasce nella tenuta di Bingias Beccias (nella foto), nel comune di Selegas. «Anche in questo caso si scelgono le uve di alta quota (190-220 metri)», spiega l’agronomo Francesco Deledda, «e i terreni sono lavorati a file alterne per una maggior ossigenazione, che consente di ricorrere meno all’irrigazione. Antonio 100, infine, è un cru in località Sibiola da viti di 80 anni ad alberello».

Il lavoro di selezione dei cloni

Un lungo lavoro sui diversi cloni, iniziato nel 2007, ha l’obiettivo di ottenere i migliori per la loro moltiplicazione e la salvaguardia della biodiversità. Nel 2020 si è giunti al numero selezionatissimo di nove. «Da anni, inoltre, abbiamo adottato la tecnica di potatura Simonit & Sirch, con tagli poco invasivi e solo sul legno giovane, che aiuta i ceppi a vivere più a lungo», conclude Deledda.

Il vino premiato

Turriga, Isola dei Nuraghi Igt 2016

ARGIOLAS
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Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 1/2021. Acquista

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© Riproduzione riservata - 19/03/2021

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