In Italia

In Italia

Maestoso Turriga 2014, emblema dell’isola

2 Marzo 2019 Civiltà del bere
Maestoso Turriga 2014, emblema dell’isola

Argiolas è fra le Cantine che negli ultimi tre anni hanno ricevuto giudizi di eccellenza per i loro vini da almeno tre Guide enologiche nazionali. Li abbiamo chiamati Maestri dell’eccellenza, premiando la loro costanza qualitativa. L’elenco completo è sul Top delle guide vini 2019.

Ottant’anni e tre generazioni al servizio della Sardegna del vino. Tra i meriti della famiglia Argiolas, orgogliosamente fiera della propria identità regionale, c’è quello di aver fatto conoscere e apprezzare il Cannonau, il Carignano e le altre uve autoctone dell’isola al grande pubblico italiano e internazionale.

Gli autoctoni sardi nel cuore

Oggi i fratelli Franco e Giuseppe Argiolas, che hanno ricevuto il testimone dal patriarca Antonio, sono affiancati dai figli Valentina, Francesca e Antonio (da destra nella foto). Tutti insieme portano avanti l’attenta ricerca sulle varietà locali, bilanciando elementi della tradizione e tecniche di ultima generazione. I vigneti sono dislocati in cinque tenute diverse per microclima, terreno, e altitudine, che garantiscono una biodiversità unica, tutelata da scelte agronomiche sostenibili.

Il miglior vino Argiolas nel 2019: Turriga 2014

La punta di diamante è certamente il Turriga, Isola dei Nuraghi Igt 2014: maestoso blend di Cannonau, Carignano, Bovale sardo e Malvasia nera messo a punto nel 1988 con la collaborazione del genio enologico di Giacomo Tachis. «L’annata 2014, altrove decisamente complicata, in Sardegna si è dimostrata molto buona e regolare», ha spiegato Valentina Argiolas. «Ad un inverno mite con precipitazioni limitate, è seguita un’estate piuttosto calda ma ventilata, che ci ha garantito grappoli sani e perfettamente maturi al momento della raccolta».

Turriga, Isola dei Nuraghi Igt 2014

Pietra miliare dell’enologia sarda, questo rosso di grande struttura fermenta a 28-32 °C con macerazione di circa 16-18 giorni. Poi 18-24 mesi in barrique nuove di rovere francese e almeno un altro anno in bottiglia.

Altre etichette premiate

Angialis, Isola dei Nuraghi Igt 2014
Cerdena, Isola dei Nuraghi Igt 2014
Iselis, Nasco di Cagliari Doc 2017

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 1/2019. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

In Italia

Amarone della Valpolicella: Case Vecie e la rivoluzione di Brigaldara

A 500 metri d’altezza c’è chi sta silenziosamente trovando nuovi significati per […]

Leggi tutto

Herita Marzotto Wine Estates è “Leader Esgfi” ai Sustainability Award 2025

Herita Marzotto Wine Estates è stata premiata come “Leader Esgfi” alla quinta edizione […]

Leggi tutto

Bellavista: Alma Assemblage 2, la trilogia evolve

Il secondo capitolo della trilogia realizzata dalla Cantina di Franciacorta con il […]

Leggi tutto

I 10 anni di Costa Arènte e i 20 di Duemani

Le due Cantine del polo enologico Le Tenute del Leone Alato, una […]

Leggi tutto

Il Sangiovese di Romagna ambisce a una nuova dimensione

Alla manifestazione Vini ad arte, giunta alla ventesima edizione, il Consorzio presenta […]

Leggi tutto

In giro per Contrade, la nostra selezione di Etna Doc (+ un Terre Siciliane Igt)

Vi segnaliamo i 15 vini che ci hanno conquistato a questo giro […]

Leggi tutto

Verso un nuovo paesaggio culturale: nasce l’osservatorio MetodoContemporaneo

La piattaforma riunisce le Cantine che investono attivamente nella relazione tra arte, […]

Leggi tutto

Vini di Montagna (13): Valle Isarco – seconda parte

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati