Senza confini Senza confini Anita Franzon

L’evoluzione di un classico: il Martini cocktail

L’evoluzione di un classico: il Martini cocktail

“Agitato, non mescolato”: proprio come insegna James Bond. Il Martini, cocktail classico quanto letterario, non è mai passato di moda, ma oggi sta vivendo un periodo di rinnovato interesse anche grazie a reinterpretazioni e fantasiose modifiche alla ricetta originaria.

Per approfondimenti: IWSR, CNN, InsideHook e Food&Wine

I bartender di tutto il mondo amano sperimentare insoliti accostamenti e ingredienti, per poi condividere i risultati sui social media. Ed è così che il Martini cocktail è tornato in auge anche tra le nuove generazioni. In una sua recente indagine, IWSR drinks market analysis ne spiega l’evoluzione.

Un Martini per ogni gusto

La creatività, d’altronde, non manca a chi di mixology s’intende. Ecco, allora, che nei principali cocktail bar da New York a Londra si possono trovare le più audaci e stravaganti versioni del classico Martini. Il Sophie’s Steakhouse & Bar di Londra, per esempio, ne conta una decina in carta. Ma le preferenze verso questa tipologia di cocktail sono state guidate da un cambiamento di gusto che, dal dolce, ha virato verso il secco e il sapido; un trend che ha consentito ai bartender di proporre i loro drink anche in abbinamento ai pasti o accompagnati da guarnizioni fatte di olive, pomodori secchi, peperoni o acciughe.

La nota sapida è protagonista

Sempre a Londra, il famoso locale Tayēr + Elementary propone un Martini al formaggio in cui l’oliva è ripiena di erborinato; nella stessa città, al LPM Restaurant & Bar di Mayfair si può trovare un Tomatini, a base di pomodori, aceto balsamico, sale e pepe. A Los Angeles, Thunderbolt prepara un Martini Liquid Picnic usando una base di gin, rosmarino, limone, pomodoro e pepe nero. Si possono, inoltre, trovare Martini stagionali agli asparagi, alla barbabietola e all’avocado. Anche i sapori asiatici si stanno facendo strada tra i drink: il ristorante giapponese Gunsmoke di Hollywood, ad esempio, utilizza un’oliva in salamoia dashi.

Le interpretazioni dolci: il revival

Nonostante la chiara tendenza verso sapori netti e sapidi, sono ancora molte le versioni del Martini che tendono al dolce. Un revival che vede protagonisti, tra gli altri, i Lychee Martini e soprattutto gli Appletini. Allo Sweet Liberty di Miami si può trovare il Big Apple Martini con Calvados, aceto di mele e succo di mela fresco, mentre il creativo bartender Ryan Chetiyawardana (alias Mr Lyan) ha fatto dell’Appletini composto da vodka, succo di mela verde, gelsomino e lime (disponibile anche nella versione analcolica) uno dei suoi signature cocktail al Silver Lyan di Washington DC.

Espresso Martini, un vero tormentone negli States

Ma nulla è più di moda, in particolare tra i consumatori statunitensi, dell’Espresso Martini. Per la CNN il 2022 è stato l’anno del ritorno – direttamente dagli anni Ottanta e Novanta – di questo cocktail a base di vodka, liquore al caffè e caffè espresso. Non si tratta, però, solamente di un revival mosso da un sentimento nostalgico. Per Lisa Hawkins del Distilled Spirits Council: «Il ritorno dell’Espresso Martini rappresenta la convergenza di due tra le principali tendenze dei consumatori statunitensi; ovvero la ricerca del caffè di fascia alta e una rinnovata cultura dei cocktail».
È questo un trend che ha giovato particolarmente ai profitti della compagnia Pernod Ricard, in particolare per via delle vendite di Kahlúa – liquore a base di rum e caffè – che hanno raggiunto un nuovo record crescendo a doppia cifra a livello globale. Non a caso, Baileys Diageo ha da poco annunciato l’acquisto di Mr. Black, un liquore al caffè che può essere consumato direttamente dalla bottiglia (non è necessaria la miscelazione).

La storia dell’Espresso Martini

L’Espresso Martini fu servito per la prima volta a Londra nel 1983 dal barman Dick Bradsell. Dopo una crescita avvenuta nel corso negli anni Novanta, il drink è caduto nell’oblio per la maggior parte dei primi anni Duemila. Qualcosa è poi cambiato a partire dal 2021 da quando, secondo il team di data science di Yelp, la richiesta è aumentata di quasi il 300% rispetto ai tre anni precedenti. Una ripresa velocissima che lo ha portato, nel 2022, a essere uno dei 10 cocktail più ordinati in Nord America, battendo anche il Manhattan.
Oltre alla ricerca di un buon caffè e del giusto bilanciamento tra le parti, secondo quanto riportato da InsideHook, uno dei motivi del ritrovato successo è da ricercarsi nei social media: l’Espresso Martini sarebbe, infatti, un cocktail che si presta a essere fotografato anche grazie alla sua soffice schiuma. Ed è così che su TikTok e Instagram è esplosa la mania, comprese le prime variazioni sul tema; tra queste, la stramba combinazione con scaglie di Parmigiano (Food&Wine).

Foto di apertura: © D. LLoyd Blunk-Fernández – Unsplash

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© Riproduzione riservata - 11/05/2023

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