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Le ottanta primavere di Franco Ziliani, tutte dedicate alla sua Franciacorta

1 Luglio 2011 Monica Sommacampagna
Il mondo franciacortino ha applaudito il 29 giugno al Teatro Grande di Brescia gli ottanta magnifici anni di Franco Ziliani, patron della Guido Berlucchi di Borgonato (Brescia), nell'ambito di un concerto straordinario dell'icona americana Burt Bacharach. Un evento fortemente voluto per celebrare gli anni Sessanta che videro l'enologo fresco di studi spronare la rinascita della Franciacorta puntando sulle bollicine. “A Franco si deve la primogenitura della Franciacorta nel 1961 valorizzando il Pinot locale -  ha detto Maurizio Zanella, presidente del  Consorzio Tutela Franciacorta – All'inizio era un  po' scettico sul fatto di poter competere con i vini francesi, ma oggi siamo circa 200 aziende agricole, per un totale di oltre 10 milioni di bottiglie vendute e la qualità ha raggiunto un livello tale che il mondo guarda alla nostra denominazione come a una capostipite e a una case history”. Zanella ha quindi consegnato a Ziliani il primo premio istituito dall'ente per riconoscere imprenditorialità e spirito pioneristico. Sullo sfondo i produttori della Docg saliti sul palco per applaudire il neottantenne dallo spirito di ferro e dalla battuta pronta, che ha ricordato l'inizio alla scuola enologica di Alba e l'ardita partnership con il conte Guido Berlucchi e con Giorgio Lanciani: “All'epoca le coltivazioni erano povere, la Franciacorta era terra di rossi – ha detto Ziliani visibilmente emozionato ma dando via libera alla nota verve. Sono contento che la mia sfida, quella di spumantizzare il Pinot nero, abbia scatenato la gente di un territorio, portando a vedere oggi vigneti ben pettinati e tangibili risultati dalla vigna alla cantina”. Dopo il concerto di Bucharach, che ha galvanizzato la sala gremita di produttori, autorità locali e stampa al ritmo di “Raindrops keep falling on my head” o “That's what friends are for”, Ziliani si è quindi complimentato con l'artista americano, gli ha donato una bottiglia celebrativa e quindi ha detto al compositore 83enne: “In fondo io e lei abbiamo qualcosa in comune: siamo “giovani” e soprattutto pionieri”. Come contraddirlo?  

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