L’Australia guarda oltre la Cina (e i suoi dazi)

L’Australia guarda oltre la Cina (e i suoi dazi)

Russia e Vietnam potrebbero essere i prossimi mercati di punta per l’export del vino australiano, settore alla ricerca di nuovi sbocchi commerciali alternativi alla Cina. Ma anche molti altri Paesi hanno sete di vino e l’Australia potrebbe giovarne. Dalla Gran Bretagna al Nord America, sono diversi i mercati che potrebbero attenuare il duro colpo degli alti dazi cinesi.

Per approfondimenti: Wine Intelligence, Wine Australia e Queensland Country Life


Secondo il rapporto “Russia Wine Landscapes 2021” di Wine Intelligence, la Russia può essere ora considerata un importante motore nei mercati del vino, alla pari del Canada, per esempio. Questo è il risultato di una rapida espansione del mercato vinicolo del Paese guidata dai millennials di una classe media sostenuta da una leggera crescita economica e da un contesto legislativo più favorevole di un tempo.

Nuove opportunità per il vino australiano: la Russia

I nuovi consumatori di vino sono concentrati principalmente a Mosca e San Pietroburgo e si distinguono per la volontà di provare sempre nuovi stili di vino. Spagna, Italia e Georgia dominano il mercato del vino importato in Russia; l’Australia ha una quota inferiore all’1% in volume, ma le possibilità di espansione sono molte, in particolare per i vini a base Shiraz.

E il Vietnam

Sempre secondo un rapporto di Wine Intelligence riportato dall’ente di promozione Wine Australia, il Vietnam si sta distinguendo sempre di più per essere un mercato emergente e di alto valore con una preferenza per il vino rosso. Caratteristiche che lo rendono simile al target che fino al 2020 era rappresentato dalla Cina. Per il consumatore del Vietnam il vino è ancora un prodotto relativamente nuovo e sconosciuto, ma le previsioni di crescita sono positive.

Prospettive di crescita per il vino

Al momento il 99% dell’alcol consumato in questo Paese è costituito dalla birra; tuttavia, anche qui – come in Russia – i nuovi giovani consumatori mostrano una curiosità per il vino. Oggi l’Australia è il quarto importatore di vino in Vietnam e detiene una quota dell’11% in valore. Inoltre, nonostante le esportazioni di vino australiano in Vietnam siano diminuite a causa della pandemia, ci sono tutti i presupposti per una forte ripresa, considerando anche l’accordo di libero scambio tra i due Paesi.

Crescono anche altri mercati: dalla Gran Bretagna al Nord America

Intanto anche i consumatori britannici si stanno dedicando con sempre maggiore attenzione al vino australiano con una crescita del +20% nell’ultimo anno. “La Gran Bretagna era già il maggior acquirente di vino australiano, ma nell’ultimo anno ha superato gli Stati Uniti diventando il nostro secondo mercato più prezioso, dietro alla Cina”, si legge sul quotidiano locale Queensland Country Life. Le vendite sia in termini di quantità, sia in valore stanno aumentando anche nel Nord America; negli Usa sono cresciute del 4% e in Canada del 9%.

Foto di apertura: © J. Csunyo – Unsplash

Questa notizia fa parte della rassegna stampa internazionale di Civiltà del bere. Per riceverla gratuitamente una volta a settimana in formato newsletter iscriviti qui.

Tag: , , , , ,

© Riproduzione riservata - 03/06/2021

Leggi anche ...

Mâconnais: quattro nuovi Premier Cru a partire dalla vendemmia 2024
Premium
Mâconnais: quattro nuovi Premier Cru a partire dalla vendemmia 2024

Leggi tutto

2025: le tendenze (an)alcoliche dell’anno appena cominciato
Senza confini
2025: le tendenze (an)alcoliche dell’anno appena cominciato

Leggi tutto

Effetto kokumi, un nuovo descrittore per le bollicine
Senza confini
Effetto kokumi, un nuovo descrittore per le bollicine

Leggi tutto