In Italia

In Italia

L’Antica Bottega del Vino apre a Cortina in occasione dello Olimpiadi

2 Aprile 2025 Civiltà del bere Veneto
L’Antica Bottega del Vino apre a Cortina in occasione dello Olimpiadi
Sabrina Tedeschi e Luca Nicolis

Lo storico locale veronese, di proprietà di 10 Famiglie Storiche, sarà la vetrina internazionale d’eccellenza per raccontare e promuovere la produzione enologica della Valpolicella e l’enogastronomia veneta. Il nuovo ristorante sarà in continuità con la casa madre, in una cornice montana decisamente diversa e suggestiva.

Le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 si avvicinano e le due città si rifanno il look per ospitare i giochi in grande stile. Tra le nuove aperture previste per la stagione invernale 2025-2026, c’è la versione ampezzana dell’Antica Bottega del Vino, vera e propria istituzione veronese di proprietà delle Famiglie Storiche.

Il nuovo locale sarà in continuità con quello veronese

«Questo investimento rappresenta un’importante opportunità per la nostra realtà», spiega Sabrina Tedeschi, presidente dell’Antica Bottega del Vino. «Il ristorante a Cortina sarà la vetrina internazionale d’eccellenza per raccontare e promuovere la tradizione di quella che è considerata da molti una pietra miliare dell’enogastronomia veneta». Commento positivo anche da parte del direttore Luca Nicolis. «Siamo entusiasti di portare l’eredità storica di uno dei punti di riferimento per l’enogastronomia della città scaligera in un centro di prestigio come Cortina che, con le Olimpiadi 2026, sarà sotto i riflettori del mondo intero. Il nuovo locale sarà un vero e proprio prolungamento dell’esperienza veronese: la stessa garanzia e sicurezza che hanno reso celebre l’Antica Bottega del Vino verranno riproposte in una cornice diversa: la continuità è la chiave».

Un tempio con 21 mila etichette in carta

L’Antica Bottega del Vino è di proprietà di dieci Famiglie Storiche,custodi della tradizione enologica dell’Amarone, ovvero le Cantine Allegrini, Begali, Brigaldara, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi e Zenato. La sua carta dei vini è decisamente enciclopedica: in tutto circa 21 mila referenze con una grande profondità di annate. Figura tra le 96 migliori wine list al mondo ed è stata premiata per il ventunesimo anno consecutivo con il Grand Award di Wine Spectator. «Un modello di eccellenza ed esclusività che i cultori del vino di tutto il mondo presto potranno apprezzare anche nel cuore delle Dolomiti», conclude Sabrina Tedeschi.

In Italia

WOW! The Italian Wine Competition 2025: i 9 Best in Class

Ecco i vini più meritevoli per tipologia, che hanno conquistato la giuria […]

Leggi tutto

Cantina Terlano: l’evoluzione dei grandi bianchi attraverso le annate

Una verticale che abbraccia oltre trent’anni e le etichette di punta aziendali, […]

Leggi tutto

Barolo Serralunga d’Alba: il 2022 è fuori dai canoni

A Serralunga Day, abbiamo assaggiato Barolo con la menzione geografica comunale che […]

Leggi tutto

Livon e i 40 anni della Donna alata di Erté

Era il 1985 quando Valneo Livon si innamorò di una sinuosa illustrazione […]

Leggi tutto

Rottensteiner presenta Trigon e alza l’asticella del Lagrein

A Milano ha debuttato la nuova etichetta dedicata da Judith e Hannes […]

Leggi tutto

Comitato Conegliano e Valdobbiadene: gli intenti in un Manifesto

Nata un anno fa, l’associazione ha messo per iscritto gli impegni di […]

Leggi tutto

Ricordo di Ampelio Bucci, maestro del Verdicchio dei Castelli di Jesi

Il produttore marchigiano si è spento il 21 agosto all’età di 89 […]

Leggi tutto

Alla Gorgona 10 anni dopo, dove il vino profuma di riscatto

Sull’isola-penitenziario dell’arcipelago Toscano (che è “colonia penale agricola” dal 1869) abbiamo assaggiato […]

Leggi tutto

WOW! The Italian Wine Competition 2025: le 239 medaglie d’oro

Vi sveliamo in anteprima i campioni assoluti dell’ottava edizione del nostro contest […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati