In Italia

In Italia

La vite ad alberello di Pantelleria diventa Patrimonio Unesco

28 Novembre 2014 Civiltà del bere
La vite ad alberello di Pantelleria è ufficialmente Bene immateriale dell'Umanità per l'Unesco. È la prima volta che una pratica agricola ottiene il prestigioso riconoscimento. «Questo importante traguardo deve diventare un ulteriore stimolo e un invito, soprattutto in vista dell’Expo, a credere di più nelle potenzialità delle nostre tradizioni per dare vita a uno sviluppo sostenibile, facendo leva sulla cultura produttiva dei nostri territori» ha commentato Vincenza Lo Monaco (rappresentante permanente per l'Italia all'Unesco), a capo della delegazione insieme a Pier Luigi Petrillo (responsabile ufficio Unesco del Ministero delle Politiche agricole), Salvatore Gabriele (sindaco di Pantelleria) e Antonino Di Giacomo (commissario straordinario Irvo). ANCHE A MILANO PER EXPO 2015 - All'assemblea generale dell'Unesco a Parigi c'era anche Dario Cartabellotta, responsabile unico della Regione Sicilia per il Cluster Bio-Mediterraneo di Expo 2015, che ha annunciato un ruolo di primo piano per l'isola: «Affidando a Pantelleria l'apertura degli eventi del Cluster a Expo riconosciamo il primato di una terra che, tra l'Europa e l'Africa, ha saputo offrire all'uomo la sintesi più felice delle colture e delle culture del Mediterraneo. Un vero patrimonio di biodiversità». IL PANORAMA DI PANTELLERIA - La coltivazione della vite che oggi caratterizza il suggestivo paesaggio pantesco ha un valore storico e culturale di rilievo per l'isola: l'alberello basso, allevato in conca per ripararlo dai venti di scirocco e greco levante, e i suoi terrazzamenti in pietra ne hanno modellato nel tempo il panorama. Una viticoltura eroica, spesso caratterizzata da pendenze estreme, che ancora oggi può avvalersi solo del lavoro manuale dell'uomo.

In Italia

Cantina Terlano: l’evoluzione dei grandi bianchi attraverso le annate

Una verticale che abbraccia oltre trent’anni e le etichette di punta aziendali, […]

Leggi tutto

Barolo Serralunga d’Alba: il 2022 è fuori dai canoni

A Serralunga Day, abbiamo assaggiato Barolo con la menzione geografica comunale che […]

Leggi tutto

Livon e i 40 anni della Donna alata di Erté

Era il 1985 quando Valneo Livon si innamorò di una sinuosa illustrazione […]

Leggi tutto

Rottensteiner presenta Trigon e alza l’asticella del Lagrein

A Milano ha debuttato la nuova etichetta dedicata da Judith e Hannes […]

Leggi tutto

Comitato Conegliano e Valdobbiadene: gli intenti in un Manifesto

Nata un anno fa, l’associazione ha messo per iscritto gli impegni di […]

Leggi tutto

Ricordo di Ampelio Bucci, maestro del Verdicchio dei Castelli di Jesi

Il produttore marchigiano si è spento il 21 agosto all’età di 89 […]

Leggi tutto

Alla Gorgona 10 anni dopo, dove il vino profuma di riscatto

Sull’isola-penitenziario dell’arcipelago Toscano (che è “colonia penale agricola” dal 1869) abbiamo assaggiato […]

Leggi tutto

WOW! The Italian Wine Competition 2025: le 239 medaglie d’oro

Vi sveliamo in anteprima i campioni assoluti dell’ottava edizione del nostro contest […]

Leggi tutto

La prova del tempo della Riserva Lunelli in verticale dal 2004 ad oggi

Lo chef de cave Cyril René Brun e il presidente di Ferrari […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati