In Italia

In Italia

La storia del jazz nelle Cantine di Zola Predosa

30 Maggio 2011 Fabio Bottonelli
C’è un comune alle porte di Bologna più conosciuto per le zone artigianali e commerciali e il groviglio di autostrade che per i suoi vigneti. Eppure questa Città del vino, nonché capitale della mortadella, conta ben 7 Cantine vinicole concentrate in pochi chilometri quadrati. Si chiama Zola Predosa, ed è emblematico delle bellezze nascoste dell’Italia “minore”.  Subito sopra la zona urbana, ad appena dieci minuti da Bologna, emerge un paesaggio collinare spettacolare: è in questo scenario inedito, presso sei aziende vitivinicole, che giovedì 26 maggio ha preso il via Zola Jazz&Wine. Un’anteprima e sei concerti di jazzisti affermati, con degustazione finale dei vini della Cantina ospitante. Non è una novità in Italia che il jazz approdi nelle Cantine, ma qui la novità è lo spessore artistico del cartellone. Giunta alla dodicesima edizione, l’iniziativa propone il tema conduttore del “Dopocena con la storia del jazz”. Sui palchi in sei serate si sono susseguiti 24 artisti per raccontare l’evoluzione della musica jazz, dalle origini con un viaggio dall’Africa a New Orleans, fino alla suite A love Supreme rivisitata per l’occasione dalla formazione di Guglielmo Pagnozzi, che rivela la genialità di John Coltrane e la sua capacità di scuotere dal profondo il mondo del jazz. Le serate di jazz dal vivo e buon vino sono iniziate mercoledì 1° giugno alle 21.15 nell’Azienda Santa Caterina e si susseguono ogni mercoledì fino al 6 luglio, passando per le Cantine Terre Rosse Vallania, Gaggioli, Lodi Corazza, Maria Bortolotti e Manaresi. Ogni concerto prevede un vino in abbinamento con l’artista e la musica a cui è ispirata la serata. Per diverse aziende sarà anche una delle prime uscite pubbliche della nuova Docg Colli Bolognesi Classico Pignoletto. Per informazioni: ComunicaMente 051.64.49.699, www.zolajazzwine.it

In Italia

Ristorante Barbagianni a Colle di Val d’Elsa (Siena)

Tradizione toscana e tecniche francesi in un ricercato equilibrio di sapori. Al […]

Leggi tutto

Consorzio Colli di Conegliano Docg: Isabella Collalto de Croÿ eletta presidente

Cambio al vertice del Consorzio di Tutela dei Vini Colli di Conegliano […]

Leggi tutto

Le tre anime del vino toscano secondo Arillo in Terrabianca

Radda in Chianti, Maremma e Val d’Orcia: il progetto generazionale della famiglia […]

Leggi tutto

Gabe Tenute, nuova voce di carattere nel cuore del Conegliano Valdobbiadene

Un progetto recente (la fondazione risale al 2024) ma già ben avviato, […]

Leggi tutto

Doc Monreale: per i produttori il vitigno su cui puntare è il Catarratto

La tendenza va in particolare verso i biotipi Lucido ed Extra Lucido, […]

Leggi tutto

Paternoster, per i 100 anni arriva Barone Rotondo

L’azienda del Vulture, di proprietà della famiglia Tommasi, festeggia un secolo di […]

Leggi tutto

Addio a Luigi Cataldi Madonna, il professore e filosofo del vino abruzzese

Grande promotore delle varietà autoctone regionali, che ha contribuito a rilanciare, il […]

Leggi tutto

Cinzia Merli è la nuova presidente del Consorzio di tutela Bolgheri e Bolgheri Sassicaia

Passaggio di testimone tutto al femminile per il Consorzio di tutela Bolgheri […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati