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La prima vendemmia Cva nella Valle dei Templi

30 Agosto 2012 Anna Rainoldi
Il 29 agosto si inaugura la vendemmia nel parco archeologico della Valle dei Templi (Agrigento). A un anno dall’accordo tra l’ente Parco e i Viticultori associati di Canicattì (Cva), gli storici vigneti posti sotto il tempio di Giunone daranno vita a «un rosso siciliano di grande eleganza e longevità» secondo l’enologo Tonino Guzzo, che ha condiviso il progetto “Vino dei Templi” con Cva. «È la zonazione di questi vigneti che fa la differenza» prosegue l’esperto siciliano, «con suoli molto profondi, sabbiosi, ideali per le nostre varietà di tradizione: Nero d'Avola, Nerello Cappuccio e Nerello Mascalese». L'ANNATA 2012 - Nei vigneti della Valle Cva si occupa di tutto il percorso di filiera tra vigna e cantina, gestendo le attività agronomiche, la raccolta delle uve e la vinificazione. Accanto al “Vino dei Templi” dei Viticultori Associati, una parte della produzione sarà commercializzata dal Parco con il marchio Diodoros, come già l’olio prodotto dagli ulivi dell’area archeologica. La qualità dell’annata 2012 è determinata, secondo Guzzo, dall’integrità dei grappoli: «Ad oggi posso dire che la vendemmia si presenta un po' scarica, forse anche un po' spinta, ma la si ricorderà per la maturazione del frutto in perfette condizioni». UN'AREA SUGGESTIVA QUANTO VOCATA - Giovanni Greco, presidente di Cva Canicattì, sottolinea il valore di questo progetto: «Il vino che vogliamo produrre deve poter evocare e rappresentare uno dei luoghi più affascinanti della nostra isola: la Valle dei Templi. La nostra filosofia produttiva mira a esaltare gli aspetti agricoli e storici di una delle aree vitivinicole più vocate della Sicilia». I vigneti del Parco sono infatti «frutto di una selezione condotta naturalmente dai vignaioli della valle, di generazione in generazione, che interpreta al meglio gli aspetti pedoclimatici di questo territorio», conclude l’enologo Guzzo.

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