Food Food Maria Cristina Beretta

La finocchiona di Cinta senese dell’azienda Praticino vince il Cis 2012

La finocchiona di Cinta senese dell’azienda Praticino vince il Cis 2012

È piaciuta per la delicatezza dei semi di finocchio, per la gustosità delle carni di cinta senese, per quel tocco di vino rosso toscano – e qui, sul tipo di vino, sta un po’ il segreto dell’azienda – ed infine per il giusto grado di sale. È piaciuta tanto da vincere il Campionato italiano del salame senza conservanti (Cis) 2012 che si è concluso lunedì 26 giugno, al ristorante Passone di Montevecchia (Lecco). Il vincitore in questione è la finocchiona di Cinta senese dell’azienda Praticino, di Castelfranco di Sopra in provincia di Arezzo, uno dei 28 prodotti arrivati in finale dopo una selezione durata due mesi e che ha visto oltre un centinaio di aziende concorrenti  provenienti da 18 regioni italiane. Quest’anno si è presentata per la prima volta anche la Sicilia.

L’ACCADEMIA DELLE 5 T – Il Campionato nasce nel 2005 da un’idea del giornalista Guido Stecchi, presidente dell’Accademia delle 5 T (tradizione, trasparenza, tracciabilità, tipicità e territorio) per valorizzare le produzioni  artigianali con materie prime di ottimo livello e senza l’uso di conservanti, è previsto esclusivamente il salnitro. Il salume deve essere prodotto da mangiarsi crudo.

Il tavolo dei salumi finalisti del Cis 2012 al ristorante Passone di Montevecchia, Fabrizio Cogliati uno dei titolari e i nipote Massimo si preparano a tagliare i salumi concorrenti

UN CONCORSO NAZIONALE PER PICCOLE E GRANDI AZIENDE – Le aziende partecipanti non sono necessariamente micro, anzi. Nel Veneto come in  Piemonte e in Lombardia  si hanno realtà di tutto rispetto per quantitativi produttivi, anche perché  una delle clausole per concorrere al Cis è che ci sia disponibilità all’acquisto. Le giurie sono state suddivise in 5 sessioni: Nord Est, Nord Ovest, Centro, Centro Sud e Sud,  e questo per limitare l’influenza dell’  “imprinting” del territorio nella votazione, malgrado il giurato sia stato scelto tra i professionisti del settore ed  allenato a degustare.  Gli anni scorsi hanno visto spesso il Sud ai primi posti in classifica, in particolare l’Abruzzo e la Basilicata.

LA PREMIAZIONE A SETTEMBRE A ROMA – Le categorie premiate sono più di una, poiché i salumi possono essere prodotti non solo di carne di maiale. Anche le sopresse venete costituiscono una categoria a parte, così come i salumi piccanti ( www.accademia5t.it; www.sapori-italia.it). La premiazione sarà a settembre, durante la manifestazione “Salumi e formaggi della tradizione Italiana” che si svolgerà dal 15 al 17 a Roma, al Salone delle Fontane dell’Eur. Chi scrive ha partecipato a tutte le selezioni e alla finale e ha sperimentato personalmente l’alta digeribilità dei prodotti e che non portano sfoghi sulla pelle, malgrado i diversi e ripetuti assaggi. Tanta meraviglia gastronomica, frutto della nostra storia agroalimentare, è stata inserita in una Guida chiamata Fette di Bontà, con descrizione di aziende e di prodotti.

A luglio dieci campioni finalisti, compreso il vincitore, saranno in degustazione all’enoluogo di Milano, dove sarà anche possibile abbinare il vino giusto (per maggiori info 02.91.32.44.62).

 

 

Tag: , , , ,

© Riproduzione riservata - 29/06/2012

Leggi anche ...

Formaggi d’Italia: il Marzolino porta con sé il gusto delle erbe nuove
Food
Formaggi d’Italia: il Marzolino porta con sé il gusto delle erbe nuove

Leggi tutto

Viaggio nella materia prima (4): dove nasce il sapore inconfondible dell’agnello
Food
Viaggio nella materia prima (4): dove nasce il sapore inconfondible dell’agnello

Leggi tutto

Formaggi d’Italia: le due anime del Bitto
Food
Formaggi d’Italia: le due anime del Bitto

Leggi tutto