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La farfalla di Ausonia conquista la giuria dell’International Packaging Competition

16 Novembre 2012 Alessandro Torcoli
Il 6 novembre a Verona si è svolta la 17ª edizione dell'International Packaging Competition (il concorso, promosso da Veronafiere, che premia la creatività delle Cantine nell'ideazione delle loro etichette) mentre proprio in queste ore 105 esperti fra enologi e giornalisti provenienti da tutto il mondo sono all'opera per scegliere i vini vincitori della 20ª edizione del Concorso Enologico Internazionale. In attesa di conoscere l'elenco completo dei campioni 2012, i cui nomi saranno ufficialmente diffusi la prossima settimana,  ecco alcune considerazioni in merito ai primi risultati emersi al Premio internazionale per il packaging. Una farfallina leggera ed elegante al centro delle etichette dell'azienda abruzzese Ausonia conquista gli 8 giudici del Concorso Packaging organizzato da Vinitaly. Le etichette della Cantina di Atri (Teramo) si sono aggiudicate due ori nelle categorie vini bianchi (con il Pecorino Machaon) e rosati (con il Cerasuolo Apollo) e un bronzo nella sezione riservata ai rossi (Montepulciano Apollo), vincendo quindi anche il riconoscimento più prestigioso: il Premio Speciale Packaging. Un plauso alla semplice, accattivante idea di Simone e Francesca di Ausonia e dello Studio Spazio Di Paolo di Spoltore (Pescara). CONCORRENTI E PREMIATI - I campioni iscritti al concorso erano 164, di cui 6 non sono risultati conformi rispetto alle normative vigenti in materia di etichettatura e 4 non sono pervenuti, quindi nella giornata di ieri la giuria ha dovuto valutare 154 bottiglie. Nella categoria "Distillati" provenienti da uve, vinacce, mosto o vino si è imposta la tradizione della grappa Nardini, che con tre etichette presentate ha vinto il Premio Speciale Immagine coordinata. I prodotti della distilleria di Bassano sono stati tutti apprezzati dalla giuria per l'impatto emotivo e per una lettura aggiornata di una storia antica. LA GIURIA - Il presidente Flavio Albanese, architetto di fama internazionale, aveva dato un indicazione chiara affinché i giudici potessero valutare seguendo una linea condivisa: «Dare spazio all'emotività, a chi riesce a rendere la tradizione un veicolo di contemporaneità». Naturalmente ognuno ha votato secondo la propria storia professionale, aprendo anche confronti interessanti. Oltre al sottoscritto, in giuria c'erano il collega Fabio Piccoli, i designer Umberto Lago e Adriano Lubrano, gli art-director Riccardo Facci e Natale Cardone e l'enologo Giuseppe Martelli, deus ex machina della maggior parte dei concorsi enologici che si svolgono in Italia. VINCE UN'ESTETICA ESSENZIALE E INNOVATIVA - Vivace il dibattito che ha preceduto l'assegnazione dei Premi. Quale messaggio dare al mondo del vino riguardo al Packaging di qualità? Alla fine parleranno le confezioni premiate, tutte caratterizzate da una buona dose di innovazione, perché si ritiene necessario rinfrescare l'immagine passatista di certo vino italiano, ma nel solco delle esigenze estetiche, e in parte etiche, contemporanee, che richedono essenzialità, semplicità e immediatezza.  

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