In Italia

In Italia

Jazz&Wine 2017 in Montalcino è dal 18 al 23 luglio

12 Giugno 2017 Anna Rainoldi
Torna ad accendersi la passione per la musica jazz nella roccaforte del Brunello. Quest’estate il Festival Jazz&Wine in Montalcino celebra la sua XX edizione con un programma d’altissimo livello, che chiama a raccolta alcuni dei più grandi interpreti del genere, italiani e internazionali. Musicisti del calibro di Stefano Di Battista, Danilo Rea, Enrico Rava – che hanno fatto crescere il festival nel tempo – condivideranno il palco con altri artisti di prestigio mondiale, coinvolti per la prima volta nel programma.

I protagonisti di Jazz&Wine 2017 in Montalcino

Sei concerti in tutto, dal 18 al 23 luglio. Come tradizione, il primo appuntamento è all’interno delle storiche mura di Castello Banfi: martedì 18 luglio il celebre pianista jazz Yakir Arbib si esibirà con Roberto Giaquinto alla batteria e Francesco Ponticelli al contrabbasso. Il resto del festival si svolge all’interno della trecentesca Fortezza di Montalcino, a partire dal 19 luglio con una big band di 20 elementi – la Jazz & Wine Orchestra – diretta da Mario Corvini, con gli straordinari Marcello Rosa e Stefano Di Battista (trombone e sassofono). La rassegna prosegue con le memorabili trombe di Enrico Rava e Tomasz Stanko nel Quintet European Trumpet Legends. E conclude questa attesa XX edizione con il pianoforte del talentuoso Danilo Rea.

La storia del Festival

L’evento nasce dalla collaborazione tra l’azienda vinicola Banfi, la famiglia Rubei dell’Alexanderplatz di Roma (con la direzione artistica di Giampiero Rubei prima, e ora del figlio Paolo) e il Comune di Montalcino. Banfi si avvicina al mondo della musica nel 1996, collaborando con il Jazz Festival di Villa Celimontana a Roma (ideato da Rubei). Qui, per la prima volta, il vino si sostituisce alla “tradizionale” birra in abbinamento a questo genere musicale.

Da Roma a Montalcino

Due anni dopo, Banfi e Rubei replicano il successo dell’esperienza romana dando vita a Jazz&Wine in Montalcino. E ora si preparano al ventesimo compleanno in grande stile, celebrando l’incontro (reale e simbolico) tra due piaceri così intimi e intensi: la musica jazz e il grande vino di qualità.  
Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 3/2017. Per leggere la rivista acquistala sul nostro store (anche in formato digitale) o scrivi a store@civiltadelbere.com

In Italia

Addio a Giuseppe Bonci, vignaiolo appassionato dei Castelli di Jesi

Il 21 dicembre si è spento all’età di 81 anni il produttore […]

Leggi tutto

La via etica: le diocesi italiane fanno rete “agricola”

Con il progetto Nostra Madre Terra gli Istituti diocesani di Piemonte, Veneto, […]

Leggi tutto

Ristorante Barbagianni a Colle di Val d’Elsa (Siena)

Tradizione toscana e tecniche francesi in un ricercato equilibrio di sapori. Al […]

Leggi tutto

Consorzio Colli di Conegliano Docg: Isabella Collalto de Croÿ eletta presidente

Cambio al vertice del Consorzio di Tutela dei Vini Colli di Conegliano […]

Leggi tutto

Le tre anime del vino toscano secondo Arillo in Terrabianca

Radda in Chianti, Maremma e Val d’Orcia: il progetto generazionale della famiglia […]

Leggi tutto

Gabe Tenute, nuova voce di carattere nel cuore del Conegliano Valdobbiadene

Un progetto recente (la fondazione risale al 2024) ma già ben avviato, […]

Leggi tutto

Doc Monreale: per i produttori il vitigno su cui puntare è il Catarratto

La tendenza va in particolare verso i biotipi Lucido ed Extra Lucido, […]

Leggi tutto

Paternoster, per i 100 anni arriva Barone Rotondo

L’azienda del Vulture, di proprietà della famiglia Tommasi, festeggia un secolo di […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati