Italia in testa al mondiale degli spumanti
Con 15 medaglie d’oro, Ferrari merita il titolo di Produttore dell’anno agli Champagne & Sparkling Wine World Championships 2019. Per la terza volta, il marchio ambasciatore del Trentodoc nel mondo batte i concorrenti d’Oltralpe (e non solo) al concorso di Tom Stevenson.
Il medagliere più ricco al mondiale degli spumanti è di Cantine Ferrari (15 ori e 1 argento). E dell’Italia (71 ori e 89 argenti), per la prima volta, considerando la distribuzione di ori e argenti in prospettiva nazionale. Una doppia vittoria per le bollicine del Belpaese, che agli Champagne & Sparkling Wine World Championships ogni anno si trovano a fronteggiare diversi campioni della produzione spumantistica mondiale. In attesa della cerimonia di premiazione, in programma il 4 novembre a Londra, sono online i riconoscimenti attribuiti ai vini in gara (ori e argenti).
Un concorso autorevole e internazionale
Senza falsa modestia, gli Champagne & Sparkling Wine World Championships si proclamano il “concorso internazionale di spumanti più rispettato, completo e rigoroso al mondo”. Di certo l’adesione di molte delle più importanti Maison d’Oltralpe si accompagna a una panoramica internazionale di concorrenti confermando l’autorevolezza del concorso. L’edizione 2019 ha premiato spumanti da diversi Paesi del Vecchio e Nuovo Mondo del vino: Argentina, Australia, Austria, Bulgaria, Canada, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, India, Italia, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Portogallo, Romania, Sudafrica, Spagna, Regno Unito e Usa.
Al vaglio dei tre giudici
“La nostra missione è quella di incoraggiare i produttori a migliorare continuamente il livello qualitativo dei loro vini di anno in anno e di guidare gli amanti del vino verso i migliori champagne e spumanti del pianeta”, spiega Tom Stevenson, ideatore e organizzatore dei Cswwc. Come vengono giudicati i vini in gara? La squadra dei degustatori è altamente qualificata, anche se piuttosto ristretta, composta da Tom Stevenson, Essi Avellan e Tony Jordan. “Abbiamo assaggiato migliaia di Champagnes insieme, in competizioni e alla cieca, nel corso degli anni. Rispettiamo l’esperienza e le capacità di ciascuno di noi. Nel giudicare i vini ci concentriamo sulla ricerca di eleganza e finezza. In particolare, cerchiamo di non farci trascinare dalla struttura e dall’intensità: le premiamo solo quando c’è anche equilibrio e finezza”, spiega Tom Stevenson.
Le nazioni più premiate
Con 15 ori e 1 argento Cantine Ferrari batte anche la Maison francese più premiata, Louis Roederer, che si ferma a 8 ori e 1 argento. Il medagliere nazionale dei cugini d’Oltralpe conta 61 ori e 44 argenti, battuto dalla più nutrita squadra delle Cantine italiane (come già segnalato: 71 ori e 89 argenti). Fra i Paesi emergenti nel comparto spumanti, segnaliamo l’Argentina (1 oro e 2 argenti), la Bulgaria (1 oro e 2 argenti), l’India (1 oro e 2 argenti), la Romania (1 oro e 2 argenti), il Sudafrica (1 oro e 4 argenti), mentre il Regno Unito conferma le belle performance degli ultimi anni con 16 ori e 22 argenti.
Orgoglio per il Trentodoc, un successo collettivo
“Questo titolo testimonia una volta di più come il Trentino, grazie alla sua viticoltura di montagna, sia un territorio con una vocazione unica e straordinaria per creare bollicine di eccellenza”, ha commentato con orgoglio Matteo Lunelli, presidente delle Cantine Ferrari. “Non a caso la Trentodoc è stata la denominazione con il maggior numero di medaglie in questa competizione. Dedico anche a nome di tutta la mia famiglia questo successo a tutte le donne e gli uomini delle Cantine Ferrari che ogni giorno, da oltre un secolo, portano avanti il sogno di Giulio Ferrari mirando sempre ai traguardi più ambiziosi”.
Tag: Cantine Ferrari, Concorso mondiale spumanti 2019, Tom Stevenson© Riproduzione riservata - 12/07/2019