Senza confini Senza confini Anita Franzon

Investimenti di lusso: il vino batte le borse Hermès

Investimenti di lusso: il vino batte le borse Hermès

I prezzi dei vini pregiati da investimento sono aumentati del +13% nell’ultimo anno, diventando leader dell’indice del mercato dei beni di lusso. Rappresentano, infatti, una scommessa migliore rispetto alle leggendarie borse Birkin di Hermès o a un whisky raro. La crescita dei vini da investimento è ancora lenta, ma graduale e un interesse particolare è stato notato per alcune vecchie annate di Bordeaux.

Per approfondimenti: The Guardian, The drinks business e Decanter


L’interesse sempre crescente dei collezionisti ha permesso al vino di superare la concorrenza di capi d’alta moda, whisky, orologi, gioielli, automobili d’epoca e oggetti d’arte, fino a raggiungere il primo posto nell’indice di investimento di lusso Knight Frank (società di consulenza londinese sugli investimenti), che però non nomina un’etichetta o una tipologia di vino specifica.

Una crescita superiore ad altri beni di lusso

I prezzi dei vini pregiati da investimento sono aumentati del +13% negli ultimi 12 mesi calcolati fino alla fine di giugno 2021 e del +119% in un periodo di 10 anni, battendo quest’anno orologi e automobili, rispettivamente al secondo e al terzo posto con guadagni del 5% e del 4% (The Guardian).

Il calo degli investimenti in altri prodotti

Le celebri borse a tiratura limitata che prendono il nome dall’attrice e cantante Jane Birkin e i whisky rari hanno, invece, rispettivamente registrato una perdita del -3% e del -4%. In particolare, il calo del successo delle borse del marchio francese come opzione di investimento può essere in parte attribuito a un aumento del +17% del prezzo per borsa a causa dei problemi logistici sorti durante la pandemia (The drinks business).

Un’attenzione particolare per alcune vecchie annate di Bordeaux

Nick Martin, amministratore delegato della piattaforma online per vini da collezione Wine Owners, ha confermato il trend dichiarando su Decanter: «Il vino sta crescendo molto bene, ma senza grandi picchi». Martin afferma, inoltre, di aver notato un interesse particolare degli acquirenti per le celebri annate di Bordeaux, soprattutto la 2000 e la 1996, e per il momento non vede fine allo slancio del mercato. Infine, prevede una rosea crescita futura per il settore, anche perché il mercato sta diventando molto più ampio e nuove generazioni iniziano a creare le proprie collezioni.

Foto di apertura: J. Benazet – Unsplash

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© Riproduzione riservata - 30/09/2021

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