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India, analisi di un mercato in forte crescita

India, analisi di un mercato in forte crescita

L’India sta velocemente emergendo come principale piazza mondiale in termini di volume per il settore degli alcolici. Intanto, l’exploit della Cina rallenta e Iwsr analizza tali cambiamenti.

Per approfondimenti: IWSR, The Times of India, Statista e The drinks business

Grazie a una vasta popolazione dal reddito in rapido aumento e con un maggiore potere d’acquisto, oltre alle prospettive sempre più globali, negli anni a venire l’India è destinata a diventare un’area di enormi opportunità per i brand di bevande alcoliche. Un accordo di libero scambio tra il Regno Unito e l’India potrebbe, inoltre, facilitare ulteriormente lo sviluppo mercato.

Come e perché crescerà il mercato nei prossimi cinque anni

I dati dell’Iwsr mostrano chiaramente come l’India, insieme a Messico e Brasile, nei prossimi cinque anni si distinguerà come mercato chiave per gli alcolici prendendo il posto della Cina e anche degli Usa. Questi ultimi mercati rimarranno importanti; ma l’India crescerà più rapidamente, in particolare per quanto riguarda gli spumanti, i whisky e gli alcolici a base di agave. Mentre sempre più brand entrano nel mercato delle bevande indiane, i consumatori provano nuove categorie.
«C’è un forte consumo e una crescente premiumizzazione in India, a cui si aggiungono i redditi in aumento della classe media, l’abolizione delle restrizioni pandemiche e una migliore qualità, varietà e disponibilità nella vendita al dettaglio», afferma Jason Holway, analista di mercato.

La crescita è in atto da venti anni, ma è raddoppiata negli ultimi due

I volumi di vendita in India si sono cresciuti in modo esponenziale dall’inizio del nuovo millennio, ma tra il 2020 e il 2022 sono addirittura raddoppiati. I dati IWSR basati su sondaggi condotti a fine 2022, supportano ulteriormente questa tendenza. A Calcutta il 37% dei consumatori afferma di acquistare alcolici, soprattutto whisky, molto più costosi del solito; mentre circa il 28% dei consumatori di Mumbai beve più vino rispetto a un anno fa, in parte grazie all’aumento dei livelli di consumo domestico. Nel frattempo gin, rum e tequila hanno tutti consolidato i guadagni realizzati durante il Covid-19, con circa tre consumatori su dieci di Mumbai che affermano di bere gin e/o rum una volta alla settimana.

Migliorano le vendite al dettaglio e i prodotti locali

Questa domanda è alimentata dalla crescente offerta della vendita al dettaglio nei principali centri urbani con cocktail bar di fascia alta precedentemente confinati a Delhi e Mumbai, ma che ora si stanno diffondendo in altre città in tutta l’India. Per Abhishek Khaitan, ad di Radico Khaitan, azienda indiana di bevande alcoliche, durante la pandemia i consumatori si sono abituati a prodotti di qualità superiore, cercando di godersi al meglio i piccoli piaceri della vita. Mentre i brand importati hanno un evidente prestigio per i consumatori indiani, ci sono opportunità anche per i produttori locali: «Si sta diffondendo un vero orgoglio per i prodotti realizzati in India, in particolare tra i consumatori più giovani», afferma ancora Holway.

Intanto, le start-up indiane coltivano l’innovazione

Le start-up indiane nel settore delle bevande alcoliche hanno, infatti, mostrato una crescita impressionante. Nonostante la pandemia, gli imprenditori sono entrati nel mercato con nuovi prodotti innovativi, sottolineando i valori dell’autenticità e dell’originalità. L’emergere di nuove bevande locali di alta qualità insieme al consolidamento dei liquori artigianali tradizionali, ha creato nicchie distintive nei mercati premium e semi-premium. Con tecniche di produzione avanzate, la promozione di ingredienti autoctoni e collaborazioni con attori globali, le start-up indiane sono pronte a diventare leader nel settore globale delle bevande alcoliche (The Times of India).

Nuove relazioni tra Regno Unito e India

IWSR fa poi il punto sull’accordo di libero scambio (FTA) tra il Regno Unito e l’India. Un patto che potrebbe aumentare ulteriormente il mercato o la domanda di importazioni, abbassando i dazi per i prodotti scozzesi. Tuttavia, la situazione potrebbe non essere così facile perché l’India rimane comunque un mercato complesso rispetto alla Cina, dove la cultura del bere è millenaria, seppure la nuova repressione del governo sui consumi, un minore coinvolgimento da parte dei giovani bevitori e aspettative più deboli in termini di crescita economica ne stiano segnando un inesorabile rallentamento.

Ulteriori prove che dimostrano la piena espansione

Anche i dati di uno studio svolto da Statista sono stati recentemente rivelati per mostrare come, nel 2022, le bevande alcoliche abbiano generato entrate per 47,5 milioni di dollari e 49,5 milioni di dollari nel 2023. Si prevede che tra il 2023 e il 2027 il mercato crescerà ogni anno del 6,53%. Inoltre, anche questo studio sottolinea la tendenza alla premiumizzazione che si è sviluppata durante i vari lockdown. Durante le riaperture dei locali e dei negozi, le vendite hanno toccato in molte città livelli record. È stato anche notato un aumento delle vendite di marchi più costosi, un trend che riflette il maggior numero di giovani che popolano le città. L’India risulta, inoltre, come il più grande consumatore mondiale di whisky (The drinks business).

Foto di apertura: l’India diventerà un’area di enormi opportunità per i brand di bevande alcoliche © N. Ahmed

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© Riproduzione riservata - 27/07/2023

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