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Impariamo dal Barbaresco che il vino è piacere

8 Settembre 2010 Jessica Bordoni
Il vino è prima di tutto un’esperienza di gusto, un piacere. E va presentato al pubblico in maniera chiara e insieme festosa. Ecco il senso di Piacere Barbaresco, manifestazione organizzata dall’Enoteca regionale del Barbaresco con il supporto dei comuni della zona d’origine del grande rosso piemontese Docg. «Una vera e propria full-immersion nel mondo del Barbaresco, per permettere agli appassionati di conoscerlo più a fondo, di incontrare i produttori, visitare il territorio, camminare le vigne e le colline», così il presidente dell’Enoteca Giancarlo Montaldo ha salutato la quarta edizione dell’evento, di scena dal 3 al 6 settembre. Nei locali delle scuole del comune di Treiso (Cuneo) è stato allestito un banco d’assaggio per la degustazione di Barbaresco Docg delle annate 2007 e 2006 di 50 aziende aderenti all’Enoteca; ospite d’onore il Chianti Rufina Docg con i suoi produttori. Tra le tante iniziative in calendario, grande successo di presenze hanno riscosso i Tour dei Crus del Barbaresco, visite guidate (a piedi, in bici o bus navetta) tra i vigneti della zona alla scoperta di alcune delle 66 Menzioni geografiche aggiuntive in cui si compone il territorio di produzione  della Docg.  Interessante anche la proposta Educational per giornalisti Under 30, una giornata di studio ed esperienza in vigna che ha coinvolto 10 nuove leve del giornalismo enogastronomico provenienti non solo dal Piemonte, ma anche da Roma e Milano. Momento clou della kermesse è stato il Gran Galà del Barbaresco di sabato 4 settembre, organizzato nello stellato ristorante La Ciau del Tornavento di Treiso. Ad accompagnare la cucina di Maurilio Garola vini d’eccezione di crus prestigiosi: il Barbaresco Roncaglie Poderi Colla 2005; il Currà Sottimano 2001; il Cantina Vignaioli 1996, il Fasèt Ceretto 1985 e, dulcis in fundo, il Vin Santo Riserva Vigna Travignoli.

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