Le chiamano tecnologie di imaging e utilizzano dispositivi come telecamere a infrarossi o multispettrali, lidar, sensori di fluorescenza o della conduttività elettrica per vedere “dentro” le viti e valutare il loro stato di salute. Se ne parla da tempo, ma quali sono e come vengono usate nel vigneto? Una piccola guida per conoscerle meglio.
L’ultimo decennio ha visto uno sviluppo incredibile delle tecnologie digitali, quelle che stanno rendendo possibile la cosiddetta transizione 4.0. Con questo termine si intende una rivoluzione del modo di produrre basata sull’accresciuta capacità di calcolo, sull’uso del web e del cloud e sullo sviluppo di sensori e robot che ha iniziato a trasformare dapprima l’industria e poi anche l’agricoltura. Tra queste tecnologie abilitanti spiccano in particolar modo quelle definite di “imaging”, che cioè riprendono immagini dalla realtà e le trasformano in dati da analizzare.
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