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Il Verdicchio “Fresco di grotta”

27 Giugno 2011 Emanuele Pellucci
Il Verdicchio dei Castelli di Jesi di dieci anni che non ti aspetti! Fresco, sapido, dal gusto avvolgente: in una parola superbo! A fargli compagnia altri nove vini Verdicchio più giovani ma sempre con qualche anno sulle spalle, annate 2007 e 2005, che però per i parametri dei bianchi italiani appaiono già come millesimi vecchi. Piuttosto che ad una degustazione del classico bianco marchigiano sembrava di essere all’assaggio di una bella serie di Chablis! Tutto merito della maturazione al fresco delle Grotte di Frasassi? Già, perché la degustazione di questi dieci vini da parte di una commissione di esperti è stata il momento clou di “Fresco di Grotta”, l’annuale appuntamento organizzato dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini con il patrocinio della Regione Marche e degli altri enti provinciali e locali che si è svolto lo scorso fine settimana in alcune località della provincia di Ancona. L’obiettivo dell’iniziativa, rivolta ai turisti, è quello di valorizzare il territorio attraverso due patrimoni importanti come le Grotte di Frasassi (300 mila visitatori all’anno), nei pressi di Fabriano (altro polo turistico per la sua tradizione cartaia), e il Verdicchio, il vino emblematico delle intere Marche. Due anni fa oltre 350 bottiglie di Verdicchio dei Castelli di Jesi e di Matelica, base e Riserva, di 19 aziende sono state interrate al centro del vasto ipogeo delle Grotte e una parte di essere disposte in vetrine lungo il corridoio di accesso. Alla presenza delle autorità, tra cui il vicepresidente della Regione, Paolo Petrini, e il vicepresidente della Provincia di Ancona, Giancarlo Sagramola, si è svolta la cerimonia del recupero, da parte di due speleologi, di alcune bottiglie di dieci diverse aziende. Dopo la degustazione i risultati sono stati commentati nel corso del talk show “Il Verdicchio, ambasciatore delle Marche, una regione Denominazione d’origine”. Fresco di Grotta 2011 si è svolto quest’anno in contemporanea con il Palio di San Giovanni dove i migliori fabbri dei quattro quartieri di Fabriano partecipano alla “sfida del maglio”. Quest’anno, nella stupenda cornice delle piazze Alta e Bassa gremita di folla, l’hanno spuntata i giovani di Porta del Piano.  

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