In Italia In Italia Jessica Bordoni

Il tempo come identità. Mosnel e la Riedizione 2022 della Riserva Pas Dosé 2007

Il tempo come identità. Mosnel e la Riedizione 2022 della Riserva Pas Dosé 2007

Continua il progetto della famiglia Barzanò dedicato alle vecchie annate già uscite sul mercato e riproposte con una sboccatura recente. Ora è la volta della 2007: quasi un quarto di secolo sulle spalle, ma una freschezza ancora vibrante e sbarazzina.

In un certo senso questa è la storia di una rinascita, della seconda vita del Franciacorta Riserva 2007 Pas Dosé di Mosnel, che torna sul mercato con la Riedizione 2022 dopo 14 anni di affinamento in Cantina. Una bollicina per veri intenditori, che vince senza timore la sfida dell’invecchiamento e cristallizza uno stile aziendale fatto di precisione, rigore, tensione minerale e straordinario equilibrio.

L’arte di attendere e di invecchiare

Dietro a questo progetto, fortemente voluto dai fratelli Lucia e Giulio Barzanò, c’è la visione del tempo come fedele alleato dei Franciacorta Mosnel.
«Il lungo riposo sui lieviti dona alle bollicine un carattere unico, un’intensità e una raffinatezza avvolgente. Ogni volta che assaggiamo un calice in così perfetta armonia è una grande emozione», spiega Lucia Barzanò durante la presentazione alla stampa della Riedizione 2022 lo scorso 14 settembre alla Terrazza Palestro di Milano. «Bisogna però avere la pazienza di attendere». E questa non è cosa per tutti.  

Mosnel Riedizione 2022
La Riedizione 2022 della Riserva Mosnel Pas Dosé 2007

Il tasting comparato

La Riserva 2007 era stata già commercializzata nel 2014 in occasione di Questione di Etichetta (QdE), un premio indetto in collaborazione con Adi, Associazione design industriale di Milano, per creare un packaging d’autore riservato alle bottiglie più prestigiose della Casa spumantistica franciacortina. Durante l’evento milanese, un tasting comparato ha permesso di degustare entrambe le versioni, per cogliere lo stacco evolutivo collegato al diverso tempo trascorso sui lieviti (14 anni nel caso della Riedizione 2022 contro gli 8 della QdE presentata nel 2014) e al momento della sboccatura (6 mesi fa contro 100 mesi fa).
Il punto di partenza comune è un blend delle migliori partite di Chardonnay (40%), Pinot nero (40%) e Pinot bianco (20%) della vendemmia 2007, selezionate tra una quarantina di basi a disposizione. L’annata si è caratterizzata per un inverno decisamente mite e un’estate con temperature leggermente inferiori alla media. Il Pinot bianco – la cui presenza colpisce in referenze pensate per un percorso così longevo –  è stato vinificato in acciaio, mentre le altre due varietà in piccole botti di rovere. La scelta della versione Pas Dosé, in entrambi i casi, ha permesso di esaltare la grandezza della materia prima di partenza.

La Riedizione 2022

La degustazione (in Magnum) parte proprio dalla Riedizione 2022, che si rivela nel calice con il suo colore giallo brillante. Naso decisamente “giovane” per una bollicina che ha poco meno di un quarto di secolo sulle spalle. Attacco floreale di camomilla, robinia, poi note fruttate di bergamotto, cedro, fino ad arrivare a sentori di panificazione e pasticceria, come pan di zenzero, strudel e albicocca candita. La freschezza del bouquet è notevole, così come la croccantezza del sorso e la tensione minerale, con un finale di bocca polposo. Una Riserva leggiadra, staordinariamente “facile” da bere se si considera la sua caratura. Durante il tasting, guidato dal miglior sommelier Ais 2010 Nicola Bonera, è stata giustamente definita “sbarazzina”.
Forse 6 mesi dalla sboccatura sono ancora pochi per coglierne appieno le sfumature e la potenza in bocca. Quel che è certo è che ha ancora un grandissimo potenziale da dimostrare. Il prezzo in enoteca è di circa 95 euro.

QdE 2014

Si arriva così a degustare la Riserva QdE 2007, che come dicevamo è stata degorgiata nel maggio 2014 e ha quindi trascorso 72 mesi sui lieviti e 100 mesi con il suo tappo definitivo, riposando al buio delle Cantine Mosnel. Gli manca la vitalità esuberante della Riedizione 2022, ma ha dalla sua una sontuosità, una ricchezza e una maturità terziaria a cui è difficile resistere. Note di crema allo zabaione, zolletta di zucchero, tabacco biondo e accenni che richiamano il brandy e il cognac. In bocca si ritrova la scorrevolezza della Riedizione 2022, pur nel quadro di una tridimensionalità e matericità importanti. La cremosità e la persistenza ne fanno una bollicina conturbante, splendidamente evoluta. Purtroppo si tratta di un’edizione fuori commercio, di cui sono rimaste solo poche bottiglie.

Il progetto delle Riedizioni e le altre due QdE in assaggio

Con la Riserva 2007 il progetto delle Riedizioni Mosnel giugne così alla sua quarta uscita. Nel 2021 sono state presentate le Riedizioni 2020 dei millesimi 2010 dell’EBB e del Parosè (ve ne abbiamo parlato qui); e prima ancora il Franciacorta Brut 2000 era stato protagonista della Riedizione 2020 in Magnum.
L’evento milanese alla Terrazza di via Palestro ha permesso di riassaggiare altre due bollicine della linea delle Riserve QdE, sempre in versione Pas Dosé e sempre proposte in Magnum: l’annata 2006 (QdE 2012) e 2004 (QdE 2010). La prima condivide lo stesso assemblaggio della 2007, mentre nella 2004 la quota di Chardonnay sale al 65% a discapito del Pinot nero, fermo al 15%; invariato il contributo del 20% di Pinot bianco. La Riserva QdE 2006 (62 mesi sui lieviti e 123 dalla sboccatura) ha un fascino setoso e un piglio scattante – o meglio danzante – che richiama la Riedizione 2002 della 2007. La Riserva QdE 2004 ( 60 mesi + 149) è più vicina alla QdE 2007 per finezza, eleganza ed equilibrio.

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© Riproduzione riservata - 05/10/2022

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