Nasce il primo Orange Wine Bar. E continua la rivoluzione
La popolarità degli orange wines è in continua crescita e sono sempre di più le Cantine che li producono. A Londra è addirittura nato il primo wine bar specializzato in questa tipologia.
Il Financial Times fa un tuffo nel mondo dei vini macerati che, «lungi dall’essere una moda hipster, sono antichi come le colline e sono tornati a far parte delle carte dei vini», scrive la giornalista Alice Lascelles. Che continua: «Quello arancione è un genere che è divenuto carico di ideologie. In realtà, si tratta solo di un’altra tecnica di vinificazione […], una macerazione a contatto con le bucce in grado di conferire aroma, sapore, colore e una struttura complessa: una componente tannica più simile al tè o al sidro».
I leader della rivoluzione orange
Il viaggio prende il via dai vini liberi di Slobodne della Repubblica Slovacca, per poi spostarsi in Slovenia, Friuli Venezia Giulia, Georgia, Austria, Repubblica Ceca. Gli orange wines sono prodotti oggi in tutto il mondo, ma tra i riferimenti considerati più «autentici» l’articolo cita nomi come Pheasant’s Tears in Georgia, Radikon e Gravner in Friuli Venezia Giulia, al confine tra Italia e Slovenia. Pierre Malour, buyer per il gruppo Ottolenghi, afferma: «Abbiamo passato decenni in cui il vino è stato sinonimo di bere, bere, bere. Adesso stiamo bevendo di meno, forse, ma grazie a vini come questi c’è ancora molto da pensare».
Il primo wine bar specializzato
Intanto, alcune settimane fa ha aperto a Londra il primo wine bar specializzato sui vini arancioni: il Silver Lining offre più di 50 bottiglie diverse. Subito prima dell’inizio della pandemia gli orange wines erano stati definiti in rapida crescita e per mantenere alta l’attenzione, l’amministratore delegato del nuovo wine bar, Sarah Maddox, ha dichiarato: «Abbiamo continuato a lavorare con i nostri viticoltori e fornitori per presentare una gamma di vini macerati che dimostrino davvero l’ampiezza e la varietà di questa categoria» (Independent).
Cosa c’è di nuovo nel mondo degli orange wines?
Lo ha chiesto Imbibe ai principali rivenditori inglesi sia prima della crisi da Coronavirus, sia ora; ma la pandemia non sembra aver messo a dura prova la loro popolarità nel Regno Unito. Al contrario, sempre più ristoranti segnalano un aumento di questo trend e i sommelier stanno lavorando con i produttori per arricchire le loro carte. La vera sfida, oggi, è trovare macerati con il giusto rapporto qualità-prezzo e Imbibe ne suggerisce alcuni, tra cui Invasion of Great Taste 2019, Eschenhof Holzer, Müller Thurgau fermentato sulle bucce, con un colore che ricorda più il giallo del miele che l’arancione. Al naso colpisce per i sentori di frutti esotici, poi di pesche e mandarino, infine arrivano note minerali. Al palato emerge la pesca, ha tannini rotondi e morbidi e un finale cremoso: è il perfetto vino macerato entry-level (10,60 sterline, circa 12 euro).
Tag: Financial Times, Imbibe, Indipendent, Orange Wines, Rassegna stampa internazionaleQuesta notizia fa parte della rassegna stampa internazionale di Civiltà del bere. Per riceverla gratuitamente una volta a settimana in formato newsletter iscriviti qui.
© Riproduzione riservata - 22/10/2020