In Italia

In Italia

Il Pecorino va assecondato non contrastato

6 Luglio 2019 Roger Sesto
Il Pecorino va assecondato non contrastato

Assoluto interprete del Pecorino, uva piceno-aprutina, è Luigi Cataldi Madonna di Ofena (Aquila), a cui cediamo la parola.

«Nel 1990, desideroso di vitigni indigeni alternativi al Trebbiano, andai da Rauscedo per assaggiare una microvinificazione di Pecorino, riscoperto pochi anni prima non lontano dalla mia Ofena. È stato amore a prima vista. Mi attivai subito per ottenere una Igt che consentisse l’uso del nome in etichetta, nacque cosi l’Alto Tirino, oggi Terre Aquilane. Targata 1996, uscì per la prima volta in Italia una bottiglia denominata Pecorino, frutto del nostro primo impianto del 1990 chiamato Frontone, il cui unico problema era l’elevatissima acidità (9 g/l): un nettare spigoloso e rivoluzionario in un’epoca in cui si ricercava la rotondità. Feci diverse sperimentazioni, ma con scarsi successi».

La vigna di Pecorino da cui nasce Giulia

Frontone e Giulia, i due volti del Pecorino

«Nel 2005, con il consulente Lorenzo Landi, lavorammo su due ipotesi: il Pecorino è un vitigno aromatico, ma dai terpeni volatili; origina vini geneticamente acidi. Caratteristiche che non vanno combattute, ma assecondate. Nel 2007 con l’arrivo dei nuovi impianti abbiamo ripreso a vinificare in purezza le uve del vigneto del 1990. Il Frontone surclassava il Pecorino delle vigne giovani, così decidemmo con l’annata 2013, uscita solo nel 2016, di tornare a imbottigliarlo in purezza. Con l’uva degli impianti recenti ho prodotto invece nel 2010 un altro Pecorino, il Giulia, dedicato a mia figlia, concepito come vino di pronta beva. Le differenze sono quelle tra un uomo maturo e un ragazzo. Il Frontone, sapiente e composto, non ammette distrazioni; il Giulia è irruente, scalpitante e mette allegria».

Per conoscere gli altri autoctoni di Marche e Abruzzo clicca qui.

L’articolo sui vitigni autoctoni marchigiani e abruzzesi prosegue su Civiltà del bere 2/2019. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

In Italia

La Colombera: la scommessa sul Timorasso di Elisa Semino

Enologa e allieva di Attilio Scienza, fa parte dei giovani viticoltori dei […]

Leggi tutto

Epokale 2017, la scienza dietro il segreto della longevità aromatica del Gewürztraminer

Gli anni di affinamento al buio nell’ex miniera di Ridanna salgono a […]

Leggi tutto

Freccianera Club: l’anima contemporanea della Franciacorta

Nato cinque anni fa, è la naturale evoluzione di una filosofia produttiva […]

Leggi tutto

Camminiamo a piede franco sui sentieri del Carignano

Nel Basso Sulcis è stato inaugurato un percorso a tappe che tocca […]

Leggi tutto

Gavi, carta di identità e appunti di degustazione di un bianco decisamente moderno

Alla scoperta della produzione Docg in 14 calici di altrettante Cantine, con […]

Leggi tutto

Le cinque giornate WOW! Milano: tutto sulla data del 10 novembre

L’appuntamento è all’Enoluogo di Civiltà del bere con ingresso gratuito previa registrazione. […]

Leggi tutto

Doc Lago di Caldaro: tre interpretazioni della zona classica  

Le scelte agronomiche ed enologiche di Cantina Kaltern, Manincor e Klosterhof, tra […]

Leggi tutto

Surgiva e la mission di valorizzare l’originaria purezza dell’acqua

Compie 50 anni il marchio trentino della famiglia Lunelli leader nell’alta ristorazione […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati