Il Gotha della ristorazione alla corte del Coevo Cecchi
Lunedì 3 ottobre i fratelli Andrea e Cesare Cecchi hanno organizzato un simposio di gran classe a Castellina in Chianti (Siena) per annunciare un non-vino, cioè il Coevo 2008 che non si farà, per una rigorosa decisione aziendale di riservare l’imbottigliamento del vino bandiera solo alle annate eccelse. L’occasione è stata comunque ottima per presentare il volume “We love Coevo“, una raccolta di ritratti realizzati da Ferdinando Cioffi durante il Coevo Tour nei migliori ristoranti d’Italia. Vi sono immortalati i massimi interpreti della nostra cucina e alcuni giornalisti testimoni delle varie tappe.
Nella nuova, elegante, sede aziendale si sono dunque ritrovati circa 200 ospiti tra celebrità dei fornelli e giornalisti: quasi tutti presenti gli stellati toscani (Arnolfo, Tenda Rossa, La Pineta, Romano…), molti sono giunti dal resto d’Italia, come i Valazza del Sorriso di Soriso (Novara) e da diverse città d’Europa, come Mario Gamba dell’Acquarello di Monaco.
Super partes, Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde dell’Enoteca Pinchiorri hanno realizzato il menu, leggero, come si conviene a un pranzo del lunedì, ma sublime:
Trippa baccalà e ceci
Risotto con nervetti di vitella, funghi porcini e fonduta di Parmigiano Reggiano
Piccione grigliato e poi marinato al’olio extravergone d’oliva con polenta incatenata al cavolo nero
Pane e cioccolato, olio e sale.
Come aperitivo è stato proposto lo Champagne Dom Picard Blanc de Blanc, ottimo prodotto che i fratelli Cecchi distribuiscono in Italia dallo scorso aprile. A seguire, in abbinamento alle creazioni di Annie Feolde, Coevo Igt Toscana Rosso 2006 e 2007, naturalmente, e uno strabiliante Villa Cerna Chianti Classico Riserva Docg 1988. Un cadeau, sul finale: Château d’Yquem 1997.
Raggianti per l’esito dell’incontro, Andrea e Cesare, spalleggiati da Fede e Tinto, conduttori della trasmissione radiofonica Decanter in onda su Radiodue , hanno detto parole semplici e vere, dense di modestia: “Sembra un sogno, cinque anni fa non avrei neppure immaginato di vivere una giornata come questa”, ha detto Cesare Cecchi. Il momento più emozionante è stato il lungo applauso riservato a mamma Anita, sempre al fianco dei figli nella gestione aziendale.
L’azienda di Castellina non solo è un caposaldo dell’economia chiantigiana da più di mezzosecolo, quando la gestiva Luigi Cecchi con grande savoir-faire, ma negli ultimi vent’anni ha saputo sintonizzarsi con le richieste del mercato mondiale, proponendo etichette sempre più apprezzate. E se l’export continua a crescere, la notazione eccezionale riguarda il mercato interno, sul quale invece piangono un po’ tutti. I Cecchi hanno segnato un ulteriore + 16%. Quindi, congratulazioni in attesa di Coevo 2009.
Tag: Cantine Cecchi, Coevo, Enoteca Pichiorri© Riproduzione riservata - 04/10/2011