Il cambiamento climatico fa bene ai vini tedeschi

Il cambiamento climatico fa bene ai vini tedeschi

Vini tedeschi più buoni grazie al cambiamento climatico? Sembrerebbe di sì, soprattutto alla luce dell’ultima vendemmia, classificata dagli esperti come una delle migliori degli ultimi tempi.

Se per molti agricoltori, e non solo, la primavera e l’estate del 2018 sono risultate più calde e siccitose del solito, creando loro non pochi problemi, a beneficiarne sono stati invece proprio i viticoltori. Una vera e propria benedizione per i produttori di vino tedeschi, che hanno portato in cantina un raccolto record stimato del 20% in più.

L’esperienza positiva di Van Volxem

«La 2018 sarà un’annata storica, soprattutto per le regioni considerate più fredde della Germania», è il commento di Roman  Niewodniczanski, proprietario della storica azienda Van Volxem, situata nel comune di Wiltingen, importante centro della valle della Saar contiguo ai monti dei Vosgi. «Non solo, ma non sono sicuro che vedremo di nuovo qualcosa del genere». Dopo averla acquistata nel 2000 dalla famiglia Van Volxem, Niewodniczanski si è posto l’obiettivo di rendere questa weingut una delle più importanti del Paese. Dai suoi 65 ettari vitati, dove sono presenti anche impianti di vecchie viti a piede franco, Roman produce anche interessanti vini da basse rese e da vendemmie tardive.

Roman Niewodniczanski

Estati più calde e uve che maturano prima

Non c’è dubbio che la vendemmia eccezionale dello scorso anno rappresenti un’indicazione importante di quanto siano cambiate le condizioni climatiche per l’industria vinicola tedesca. Non senza una punta di euforia Dirk Würz, viticoltore e giornalista di vino, ha affermato che «siamo i grandi vincitori del cambiamento climatico». D’altra parte, come è successo anche in altre parti d’Europa, le estati in Germania sono diventate più calde e più lunghe con la conseguenza di far maturare le uve prima e in modo più affidabile. Non solo, ma a detta degli esperti tedeschi il clima mutevole consente di coltivare con successo e in più aree del Paese una maggiore varietà di vitigni.

Non sono solo i bianchi a beneficiarne

Un esempio? Conosciute da sempre come terre d’elezione per i Riesling e i Gewürztraminer, oggi in molte aree i viticoltori tedeschi possono produrre anche vini rossi di qualità tra cui Cabernet Sauvignon e Syrah. Ciò significa che il clima che cambia potrebbe non solo portare alla creazione di nuovi vini ma addirittura di nuove regioni vinicole.

Ma il Riesling ne risente

Certamente non mancano le controindicazioni: il cambiamento climatico può portare anche svantaggi. Lo stesso Roman Niewodniczanski ha spiegato di recente che il clima più caldo ha reso più difficile la produzione di Riesling. «Le uve maturano così bene nei vigneti storici», ha detto, «che il vino risulta troppo dolce o troppo alcolico, visto che il livello di alcol è determinato dal livello di zuccheri nell’uva».

La 2018 miglior vendemmia di sempre per il vino tedesco?

Anche Würz, nonostante i toni entusiastici sui benefici del cambiamento climatico, ha qualche remora nell’affermare che la vendemmia 2018 darà il miglior vino tedesco mai prodotto: va ancora verificata l’effettiva tenuta nel tempo. «Con il vino è sempre una sorpresa», ha spiegato, «la risposta si avrà solo tra qualche anno». In ogni caso Christoph Dirksen, noto assaggiatore e critico della rivista Vinum, testando campioni della vendemmia 2018 nella cantina Van Volxem ha ammesso di trovarsi di fronte a un’annata eccezionale.

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© Riproduzione riservata - 19/04/2019

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