Senza confini Senza confini Anita Franzon

Il 2022 del vino nei libri e negli accessori per wine lovers

Il 2022 del vino nei libri e negli accessori per wine lovers

Libri sul vino e accessori come calici, cavatappi personalizzati e cantinette sono tra i regali più apprezzati dagli enoappassionati. Per questo motivo, a ridosso del Natale e della fine dell’anno, quotidiani e riviste di tutto il mondo pubblicano classifiche e consigli facendo il punto sulle letture e i trend tra gli oggetti desiderati da chi di vino se ne intende.

Per approfondimenti: The New York Times, Vinography, wine-searcher, Jancis Robinson e Vinography

A metà dicembre è arrivata, puntuale come ogni anno, la lista dei migliori libri del 2022 sul vino (e sul whisky) del The New York Times. “Sono guide illuminanti, sorprendenti e semplicemente utili per comprendere meglio il vino e i distillati”, scrive il giornalista Eric Asimov, che quest’anno ha scelto volumi molto diversi. Tra questi c’è To Fall in Love, Drink This: A Wine Writer’s Memoir, l’ultimo libro di Alice Feiring, scrittrice ed esperta del movimento dei vini naturali.
Sebbene sia spesso citata da Asimov tra le autrici del vino da seguire, Alice Feiring avrebbe ora davvero scritto “il libro più convincente”, commenta il recensore: “il più perspicace, tenero e ironico, ma impetuoso. Paradossalmente, è il libro meno focalizzato sul vino naturale, ma è quello con cui riesce ad arrivare meglio al nocciolo della questione”.
L’elenco continua con Vino, una guida al vero vino italiano scritta da Joe Campanale con Joshua David Stein; la terza edizione di The Wine Bible di Karen MacNeil; per finire una chicca sul whisky: A Sense of Place: A Journey Around Scotland’s Whisky di Dave Broom.

Il libro più consigliato dai critici

Drinking With The Valkyries, Writings on Wine di Andrew Jefford è tra i volumi del 2022 preferiti dai critici del vino, tra cui Eric Asimov e Alder Yarrow. Si tratta di una raccolta di articoli pubblicati dallo stesso autore su periodici enologici tra il 2007 e il 2022. A contraddistinguerli è uno stile particolarmente poetico e una gran quantità di aneddoti, attraverso i quali lo scrittore dona molte informazioni ai veri amanti del vino. “Ci sono dozzine di grandi libri sul vino pubblicati ogni anno, ma ce ne sono pochi che attireranno così universalmente l’amante del vino come questa deliziosa raccolta degli scritti di Andrew Jefford (…). Proprio come una raccolta di poesie, questo libro premia ugualmente l’apertura a caso per un po’ di ispirazione, così come l’attenta lettura dalla prima pagina all’ultima”, commenta Alder Yarrow sul suo blog Vinography.

Un nuovo e atteso libro sul Barolo

“Il Barolo ha finalmente il libro che si merita”, afferma Tom Hyland su wine-searcher. Secondo il giornalista, infatti, nonostante il vino piemontese stia godendo di grande successo, non esisteva ancora un volume che ne spiegasse a tutto il mondo le origini, i segreti, i fatti e le cifre. Questo libro ora è arrivato. Si intitola Barolo Terroir: Grapes Crus People Places, ed è opera di Ian D’Agata e Michele Longo, entrambi giornalisti esperti di vino italiano. Nel volume è riservata grande attenzione alle MGA del Barolo. Sia alle più conosciute come Bussia o Cannubi; sia alle più sottovalutate come Marenca (nel comune di Serralunga d’Alba), di cui Ian D’Agata scrive: “A tutti gli effetti Marenca è da considerarsi uno dei migliori cru”.

Oltre ai libri: i regali più amati dagli esperti di vino

La critica inglese Jancis Robinson ha invece chiesto al suo team di collaboratori quali regali preferirebbero ricevere per la loro personale cantina. A quanto pare, gli esperti di vino non sono solitamente esigenti, ma perlopiù pratici. Per molti, infatti, il regalo perfetto coincide con quello più utile; dai segnabicchieri colorati, ai tappi stopper per i vini spumanti, fino alle ricariche per il Coravin (per chi, ovviamente, ne possiede già uno). Molto gettonati sono poi i set di calici: tra i più amati ci sono gli eleganti (e costosi) Zalto. Più difficile può essere la scelta di un cavatappi, che spesso è tra gli strumenti più regalati ai sommelier o agli appassionati di vino, ma non sempre il più gradito. Per quanto riguarda l’apertura delle bottiglie, gli esperti diventano esigenti; tra i più richiesti ci sono i cavatappi in titanio di Code38, il cui prezzo può superare anche i 1000 euro.

Cosa, invece, non regalare a un winelover

Il critico Alder Yarrow fa, invece, un elenco molto utile partendo con i regali da evitare. Per prime ci sono proprio le bottiglie di vino. “Non consiglio mai di acquistare delle specifiche etichette per gli amanti del vino, a meno che non si sia assolutamente sicuri che sia un vino amato o desiderato dall’esperto”, scrive Yarrow. Sono da preferire, piuttosto, dei buoni da spendere in una enoteca di fiducia. Sarebbero da evitare anche i decanter – spesso molto costosi e poco usati – nonché molto delicati e difficili da pulire (Vinography).

Foto di apertura: © P. Felberbauer – Unsplash

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© Riproduzione riservata - 22/12/2022

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