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I Pionieri del Made in Italy, un evento per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia

16 Marzo 2011 Civiltà del bere
In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia Veronafiere e Civiltà del bere presentano "I Pionieri del Made in Italy". Venerdì 8 aprile - ore 10.30, Sala Argento, Prenotazione obbligatoria. Ne parlano tutti, si celebrano ovunque, stiamo parlando dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Lo faremo anche noi, ma a modo nostro: piuttosto che ripercorrere gli albori dell’enologia italiana, che di fatto nasceva proprio a fine Ottocento, con lo sviluppo delle scienze ampelografiche e con la nascita dei primi vini “scelti” dell’era contemporanea, come Barolo, Chianti e Brunello, rifletteremo  sugli uomini del vero “miracolo vinicolo italiano”. È infatti negli ultimi 40 anni che si sono affermati i nostri brand, le etichette che hanno portato l’Italia ai vertici del mercato globale rendendo lo stile italiano un sogno ammirato e ricercato dai palati più raffinati del pianeta. Nascevano negli anni Sessanta il mito del “Pinot grigio” che creava dal nulla una tipologia, si affermava il Brunello e il sogno della longevità dei nostri grandi rossi; il Barolo diventava un vino da collezione e disponibile in tutto il mondo; il Taurasi alzava il capo di un intero territorio, l’Irpinia. E ancora più di recente sorgeva la leggenda del Sassicaia, del bordolese made in Bolgheri che batteva i grandi Châteaux nei concorsi internazionali, e subito dopo del Tignanello, il cru che generò un’altra categoria, quella dei SuperTuscans, e del bordolese di Nipozzano... Intanto, il misconosciuto Amarone diventava una celebrity, richiesta ovunque, e il nettare degli dei, ossia il Passito di Pantelleria conquistava tutti. E ancora, un uomo creava la più importante impresa viticola italiana, assicurandosi anche un piccolo paradiso in Virginia, Barboursville, dove si erge la villa che fu di Thomas Jefferson; un flying winemaker nato professionalmente a Orvieto diventava un simbolo del vino griffato, non solo italiano, e veniva chiamato “consigliere di cantina” da produttori francesi, israeliani ecc, mentre un altro umbro rendeva famosa una piccola regione nel cuore d’Italia. Tante storie piuttosto recenti, è vero, ma caratterizzate da eclatanti successi, da uno straordinario valore aggiunto che ha indubbiamente segnato il nostro presente di trionfo dagli Usa all’Asia. Venerdì 8 aprile, alle 10.30 in Sala Argento, incontriamo alcuni protagonisti di questa bella storia, degustiamo i vini che hanno segnato una strada, 12 bench-marks dell’enologia italiana. Eccoli, in ordine alfabetico: Marchesi Antinori Vino: Tignanello, Igt Toscana 2007 Presenta: Piero Antinori Castello Banfi Vino: Poggio all’Oro, Brunello di Montalcino Riserva Docg 2004 Presenta: Cristina Mariani-May Donnafugata Vino: Ben Ryé, Passito di Pantelleria Doc 2009 Presenta: José Rallo Falesco Vino: Montiano, Igt Lazio 2007 Presenta: Riccardo Cotarella Marchesi de’ Frescobaldi Vino: Mormoreto, Igt Toscana 2007 Presenta: Leonardo Frescobaldi Lungarotti Vino: Rubesco Riserva Vigna Monticchio, Torgiano Rosso Riserva Docg 2005 Presenta: Chiara Lungarotti Masi Agricola Vino: Costasera Riserva, Amarone della Valpolicella Classico Doc 2005 Presenta: Sandro Boscaini Mastroberardino Vino: Radici, Taurasi Docg 2006 Presenta: Piero Mastroberardino Pio Cesare Vino: Barolo Docg 2007 Presenta: Pio Boffa Tenuta San Guido Vino: Sassicaia, Bolgheri Sassicaia Doc 2008 Presenta: Nicolò Incisa della Rocchetta Santa Margherita Vino: Impronta del Fondatore Pinot grigio, Alto Adige Doc 2010 Presenta: Ettore Nicoletto Casa Vinicola Zonin - Tenuta Ca’ Bolani Vino: Aquilis Sauvignon, Friuli Aquileia Doc 2009 Presenta: Gianni Zonin Per informazioni: Tel 02.76.11.03.03 - e-mail torcoli@civiltadelbere.com

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