Senza confini Senza confini Anita Franzon

Le nomination italiane ai Wine Star Awards 2023 di Wine Enthusiast

Le nomination italiane ai Wine Star Awards 2023 di Wine Enthusiast

C’è molta Italia tra i candidati alla 24ª edizione dei Wine Star Awards di Wine Enthusiast, una serie di premi che mira a evidenziare il ruolo di persone e aziende che negli ultimi 12 mesi hanno contribuito a lasciare il segno nel mondo del vino e di altre bevande alcoliche.

I vincitori di ognuna delle 13 categorie presentate, insieme al “Lifetime Achievement Award” e all’ “American Wine Legend”, verranno comunicati all’interno del numero “Best of Year” della rivista e premiati nel corso del gala annuale che si terrà a febbraio 2024.

Come sono stati selezionati i candidati per ciascuna categoria

Ogni anno, tutti i collaboratori della celebre rivista nordamericana Wine Enthusiast presentano idee e candidati per le categorie dei Wine Star Awards insieme a una dettagliata motivazione. Successivamente, l’elenco dei potenziali nomi viene inviato al gruppo per una votazione anonima. Infine il team Executive Media seleziona i finalisti, sulla base di diversi fattori, tra cui l’impatto sui consumatori, i successi commerciali, la visione dell’azienda o del marchio e i vari trend. Tra i candidati compaiono spesso numerose realtà e professionisti italiani, ma per il 2023 lo Stivale risulta particolarmente rappresentato con 5 candidature in altrettante categorie.

Ca’ del Bosco nominata tra le Cantine europee dell’anno

Sono tanti i motivi per cui Ca’ del Bosco e il suo fondatore Maurizio Zanella potrebbero vincere il premio come “European winery of the year”; dalla storia pionieristica iniziata nel 1968 all’attenzione verso l’ambiente rappresentata dalla certificazione biologica a partire dal 2014. Inoltre, la partnership con la famiglia Marzotto (Gruppo Santa Margherita) ha aiutato Ca’ del Bosco “a mantenere la sua posizione di leadership nella regione”, così si legge nella motivazione della candidatura. L’azienda franciacortina è comunque in ottima compagnia. Dovrà competere con grandi nomi come Château de Bligny, l’unica azienda vinicola della Champagne a portare il titolo di Château e Lelarge-Pugeot, altra Maison impegnata nella diffusione della coltivazione sostenibile in tutta la Champagne. E ancora: una Cantina portoghese – Quinta do Vallado – e una inglese, ovvero Ridgeview Wine Estate, produttori di spumante nel Sussex dal 1995.

Pasqua Vigneti e Cantine tra gli innovatori dell’anno

Anche se fondata nel 1925, per Wine Enthusiast Pasqua Vigneti e Cantine ha tutte le carte in regola per essere eletta come “Innovator of the year”. Questo perché l’azienda veronese “continua a guardare al futuro come “House of the unconventional”. Sotto la guida della terza generazione della famiglia, rappresentata dall’ad Riccardo Pasqua e dal presidente di Pasqua Usa Alessandro Pasqua, la Cantina ha lanciato una serie di nuovi vini, tra cui la linea Mai Dire Mai”, si legge nella motivazione. Per Pasqua questa è la seconda candidatura tra i Wine Star Awards. L’anno scorso era infatti nella cinquina finalista nella categoria “European Winery of the Year”. Secondo Riccardo Pasqua, la rivista «ha colto appieno il significato del nostro posizionamento, che intendiamo portare avanti anche per il futuro, nel solco della coerenza strategica che da sempre ci contraddistingue».

Lamberto Frescobaldi: un visionario

Tra i candidati al premio “Social visionary of the year” spunta il nome di un altro italiano, ovvero Lamberto Frescobaldi. Nominato non solo in qualità di presidente dell’azienda di famiglia, Marchesi Frescobaldi, una delle dinastie vinicole più celebri in Italia e in Europa con una storia che risale al 1300, ma anche per il suo impegno dedicato alla riabilitazione dei detenuti del carcere sull’Isola di Gorgona attraverso un progetto dedicato alla viticoltura locale. E, non da ultimo, Lamberto Frescobaldi ricopre anche il ruolo di presidente dell’Unione Italiana Vini, associazione che rappresenta più di 150.000 viticoltori e coltivatori in tutto lo Stivale.

La regione vinicola dell’anno e il riscatto del Lambrusco

Per Wine Enthusiast, a dispetto di un passato difficile, i territori del Lambrusco stanno oggi offrendo “alcuni dei vini più intriganti del mondo”. L’area vitivinicola di produzione del Lambrusco è dunque protagonista di un percorso di rinascita e riscoperta che le ha fatto guadagnare la nomination nella categoria “Wine region of the year” insieme ad altre importanti regioni tra cui la Provenza e lo Stato di Victoria, in Australia.
«Siamo onorati che il Lambrusco possa concorrere a uno dei riconoscimenti enoici più ambiti a livello internazionale», ha commentato Claudio Biondi, presidente del Consorzio tutela Lambrusco. Per Bondi «un ringraziamento speciale va soprattutto ai nostri produttori, che ogni giorno si impegnano a valorizzare il territorio», conclude. In effetti, anche secondo la rivista: “Oggi si sta assistendo a un’esplosione nel numero di coltivatori ed enologi di nuova generazione che lavorano con la gamma completa e diversificata di uve Lambrusco per produrre vini distinti, che riflettono meglio la lunga storia enologica della regione”.

Alessio Pianeta in nomination come “enologo dell’anno”

Ad e responsabile tecnico di Planeta, Alessio Planeta è considerato come uno dei massimi esperti di vinificazione della sua nativa Sicilia ed è tra i candidati che potrebbero aggiudicarsi la prestigiosa nomina di “Winemaker of the year”. Classe 1966, dopo aver completato i suoi studi in scienze agrarie, negli anni ’90 Alessio Planeta ha assunto le redini dell’azienda, dedicandosi all’approfondimento della storia della Sicilia e della sua viticoltura con l’obiettivo di portare avanti lo straordinario lavoro iniziato dallo zio Diego Planeta e lanciare i vini siciliani sulla scena internazionale. Oggi l’enologo gestisce una produzione che conta 2,4 milioni di bottiglie all’anno, a cui si aggiungono la coltivazione di ulivi, mandorli e ceci secondo una filosofia imprenditoriale orientata alla sostenibilità; parallelamente, sostiene varie attività culturali e progetti di ospitalità di alto profilo.

Foto di apertura: l’area di produzione del Lambrusco ha guadagnato la nomination nella categoria “Wine region of the year” © Consorzio tutela Lambrusco – J. Verne

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© Riproduzione riservata - 21/09/2023

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