Hic et Nunc, stile puro del Basso Monferrato

Hic et Nunc, stile puro del Basso Monferrato

Il progetto vinicolo della famiglia Rosolen si trova a Vignale Monferrato: una Cantina e un wine resort armonicamente immersi tra le vigne. La scelta è quella di vinificare solo uve autoctone in purezza per esaltare la naturale espressività del terroir. A fine aprile il lancio di MONumento, la nuova Barbera del Monferrato Superiore Docg.

Hic et Nunc, ovvero qui ed ora. Un nome che non passa certo inosservato e sottolinea da un lato il profondo legame con la terra del Basso Monferrato (l’hic, il qui), dall’altro la forte modernità del progetto imprenditoriale (il nunc, l’ora) avviato dalla famiglia Rosolen.

Nel cuore del Monferrato, Patrimonio Unesco

«La nuova Cantina e il wine resort uniscono tecniche costruttive d’avanguardia al rispetto del paesaggio e dell’ambiente», spiega il titolare Massimo Rosolen. «La struttura si adagia sulla dorsale che collega Vignale Monferrato a Frassinello, un anfiteatro naturale di colline e vigneti attraversati da boschi, pioppeti, noccioleti, campi coltivati e pascoli, che nel 2014 è stato riconosciuto Patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco».

Massimo Rosolen

Il progetto architettonico: Cantina e wine resort

Tutto parte nel 2012, quando la famiglia Rosolen acquista 100 ettari e inizia un lento lavoro di recupero: i vigneti vengono risanati, riorganizzati e dove necessario reimpiantati, mentre Ca’ Milano, l’antica casa colonica, viene restaurata per dare vita al wine resort Ca’ dell’Ebbro. Nel 2018 cominciano anche i lavori per la nuova Cantina: una struttura in vetro e acciaio sviluppata su tre piani che dialoga armonicamente con il paesaggio circostante per permettere un’accoglienza immersiva tra i filari (l’apertura è prevista entro il 2020).

Solo uve autoctone vinificate in purezza

Le vigne si estendono per circa 20 ettari in località Mongetto, nel comune di Vignale Monferrato. Il patrimonio viticolo è suddiviso in parcelle, dove crescono esclusivamente i vitigni autoctoni del Monferrato: Barbera (10 ettari), Grignolino (4), Dolcetto (1,3), Nebbiolo (1,1), Cortese (1) e Freisa (0,7). «Per noi vinificare non significa correggere la natura, bensì esaltarla», prosegue Massimo Rosolen. «Abbiamo deciso di valorizzare il terroir del Basso Monferrato vinificando le varietà in purezza, a cominciare dalla Barbera e dal Grignolino. In ogni etichetta ricerchiamo la purezza dei profumi e delle note sensoriali. È quel che io chiamo uno “stile nudo”, una pulizia formale che non forza la naturale espressività del vino, ma al contrario la lascia libera di esprimersi autenticamente».

La filosofia produttiva

Le uve vengono raccolte nel pieno della maturità, mentre in cantina le vinificazioni sono tradizionali con un uso ragionato della tecnologia. «Eseguiamo lunghe macerazioni, con fermentazione e affinamento in acciaio. Il legno è ridotto al mimino, solo tonneau di I e II passaggio. Cerchiamo la finezza, la facilità di beva, la ricchezza di frutto e la complessità aromatica. I suoli, di origine marina con una matrice argilloso-calcarea, garantiscono prodotti di buona struttura e con una spiccata sapidità».

La nuova Barbera Superiore MONumento 2017

La nuova Barbera Superiore MONumento 2017

Lo scorso aprile Hic et Nunc ha lanciato MONumento, una nuova Barbera del Monferrato Superiore Docg, in commercio con l’annata 2017. Le uve provengono dai vigneti storici Vasio e Bossola (foto in apertura), in località Mongetto, entrambi interamente consacrati a quest’uva. Al loro interno, accanto a viti di più recente reimpianto, si trovano ceppi che sfiorano i 100 anni d’età. «Vasio, in particolare è la vigna più “vecchia” della proprietà. Esposta a pieno sud, si estende per circa 1 ettaro su terreni argillosi di medio impasto con vene marnose. Qui la Barbera acquisisce un’opulenza fatta di profumi intensi ed eterei, struttura morbidezza e longevità. Bossola invece si differenza per la sua terra rossa e una componente argilloso-calcarea che dona al vino mineralità, eleganza, piacevolezza e persistenza».

Struttura, longevità e persistenza

Il nome MONumento evoca la visione aziendale di creare una Barbera “monumentale” in termini di corpo e capacità di invecchiamento. Le prime tre lettere, in maiuscolo, richiamano anche il territorio del Monferrato, sottolineando il forte legame della Barbera con il luogo d’origine. La vinificazione è tradizionale, con lunga macerazione sulle bucce di circa un mese e affinamento di un anno in acciaio e 15 mesi in tonneau di I passaggio. La produzione complessiva è di 7 mila bottiglie, figlie di un’annata che sarà ricordata tra le più siccitose del decennio e non solo. Di colore rosso rubino intenso, ha un bouquet sfaccettato dove prevalgono la frutta rossa e le spezie dolci. In bocca è dinamico, ampio, caldo, con tannini setosi ed eleganti. Monumentale di nome e di fatto.

Realizzato in collaborazione con Hic et Nunc.

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 2/2020. Acquista

Sei abbonato digitale o premium? Sfoglia la rivista o scarica il pdf

Vuoi abbonarti? Clicca qui

Tag: , , , ,

© Riproduzione riservata - 25/05/2020

Leggi anche ...

Cecchi e la semplicità raffinata di Villa Rosa
Storytelling
Cecchi e la semplicità raffinata di Villa Rosa

Leggi tutto

Citra, da 50 anni l’orgoglio di essere abruzzesi
Storytelling
Citra, da 50 anni l’orgoglio di essere abruzzesi

Leggi tutto

Bertani e lo sguardo in prospettiva sul Valpolicella Classico Superiore Ognisanti
Storytelling
Bertani e lo sguardo in prospettiva sul Valpolicella Classico Superiore Ognisanti

Leggi tutto