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Diventare guida enogastronomica a Milano

17 Gennaio 2017 Anna Rainoldi
È partito ieri a Milano il primo corso di formazione enogastronomica per guide turistiche. Il progetto creato da Fipe e Confguide risponde alle esigenze di un settore in decisa evoluzione, dove l'aspetto esperienziale e il settore enologico-culinario acquistano sempre più valore. Questa prima edizione pilota si svolge al Capac - Politecnico del Commercio e del Turismo di Milano (viale Murillo 17) e si concentra sulle risorse del territorio milanese e lodigiano.

L'obiettivo è fornire un metodo

Insieme all'approfondimento monografico di uno specifico territorio, l'obiettivo del corso è fornire un metodo di analisi territoriale e delle risorse enogastronomiche adattabile a ogni contesto. Una competenza sempre più richiesta, come conferma il numero di iscritti superiore ai 25 posti disponibili. Il patrimonio storico, artistico, culturale e i prodotti locali disegnano l'identità di un luogo, la sua attrattiva: formare una figura di guida enogastronomica che sappia coglierne le peculiarità e trasmetterle ai visitatori rappresenta un tassello importante anche nella valorizzazione del territorio.

Il programma del corso

Le attività formative in aula e nel territorio si svolgono in 32 ore complessive (ogni lunedì dal 16 gennaio al 27 febbraio). Le lezioni per guida enogastronomica seguono il principio del learning by doing, con visite didattiche, workshop, testimonianze, case history. E la partecipazione di tre chef stellati - Andrea BertonGiancarlo Morelli e Claudio Sadler - in qualità di docenti. Il programma è così strutturato:
  • La cucina e i prodotti del territorio: chef stellati e sommelier illustrano materie prime, produzioni, tradizioni culinarie, anche dal punto di vista della biodiversità e stagionalità (16 gennaio e 23 gennaio)
  • I luoghi di consumo e di acquisto: Campari Academy e happy hour (30 gennaio), Distretto del riso lodigiano (6 febbraio), Pasticcerie d'eccellenza (13 febbraio), Peck e ristoranti milanesi (20 febbraio)
  • Esposizione dell'elaborato finale (27 febbraio)

Il piano strategico del turismo

«La valorizzazione della componente enogastronomica nell’esperienza di fruizione turistica fa parte del piano strategico del turismo presentato a Roma», ha spiegato ieri la presidente nazionale di Confguide Paola Migliosi, all'inaugurazione del corso il 16 gennaio al Cepac. Qual è la strategia per rimanere al passo con l'evoluzione del settore? «Integrare e sviluppare risorse esistenti, valorizzando le peculiarità di ogni territorio. E usando le capacità comunicative della guida turistica per promuoverlo, non solo dal punto di vista culturale».

Cosa significa diventare guida enogastronomica

Lo conferma anche Valeria Gerli, presidente Confguide-Gitec: «Questo progetto sperimentale debutta a Milano ma sarà declinato territorialmente. Lo scopo è integrare conoscenze artistiche, architettoniche, archeologiche delle guide turistiche con altre competenze sempre più richieste, dai visitatori stranieri come dal turismo nazionale. Ci sono territori lombardi, come la Lomellina, l'Oltrepò, il Lodigiano, da riscoprire anche sotto questo profilo». Non vediamo l'ora.

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