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La linea Fusionissimo di Marina Danieli e Jean-Claude Mas

28 Ottobre 2016 Civiltà del bere
Due vini - due “blend” - transnazionali, un modo diverso per affrontare un mercato sempre più globalizzato. È questa la sorpresa che Marina Danieli ha riservato agli ospiti intervenuti a Villa Dragoni a Buttrio per festeggiare i primi trent'anni di attività e per gettare le basi dei prossimi trenta.  Misurare il tempo in decenni non è strano, per un'azienda orgogliosa del suo secolo di storia tutta al femminile. Un'azienda che oggi conta 100 ettari di terreni agricoli (tra vigneti, seminativi, boschi, orto e frutteti) e che si è estesa dal vino all’ospitalità, offrendo un totale di 64 stanze distribuite su quattro strutture ricettive.

Fusionissimo

Il nuovo corso vede al fianco di Marina i tre figli, rientrati in azienda dopo aver maturato esperienze all'esterno e all'estero. Con loro, prende le mosse un progetto che si sviluppa su più versanti e mira a riposizionare la produzione (130.000 bottiglie l'anno in diverse fasce di mercato) a partire dalla grande distribuzione per arrivare alla ristorazione. A livello commerciale, la novità più importante (e certamente originale) è la linea “Fusionissimo”: due (per ora) vini realizzati a quattro mani da Marina e da Jean-Claude Mas, vignaiolo francese titolare dei Domaines Paul Mas, 600 ettari di vigneti.

Un blend di Friuli e Languedoc

Marina e Jean-Claude - vent'anni di amicizia con il vino a fare da catalizzatore - hanno messo in bottiglia (nella stessa bottiglia) il meglio degli autoctoni di Friuli e Languedoc. Prima annata - presentata a Villa Dragoni e già in distribuzione sul mercato europeo - il 2015. In Fusionissimo Bianco sono mixati Friulano (40%) e Viogner (60%); nel rosso Refosco dal peduncolo rosso e Carignan (rispettivamente 55% e 45%). Ogni uva (ovviamente...) viene vinificata separatamente; la composizione viene fatta in Francia. Di queste due cuvée esclusive, al momento vengono prodotte 12 mila bottiglie; ma per il 2017 il progetto prevede si aggiungano tre “blend” di monovitigno: pinot nero, pinot bianco, merlot realizzati con parte di vino francese, parte italiano. Tra i progetti in cantiere, la riproposta del Merlot Rosato (negli anni '80 un grande classico dell'azienda) ed un vino “zero Solfiti”.

Due anteprime in degustazione

Antologica la degustazione del trentennale, che ha spaziato dalla Linea Marina Danieli  (Faralta 1988, Friulano 2014, Friulano 2015) al Pinot Bianco 2010 Villa Danieli (la linea dedicata alla grande distribuzione), ai due Fusionissimo della linea Danieli-Mas a due anteprime (Pinot Grigio e Pinot Nero) della vendemmia appena conclusa. Al microfono con Marina Danieli si sono alternati il figlio Francesco (agronomo, che ha presentato i dati dell'ultima vendemmia), la figlia Letizia che ha illustrato le strategie di marketing e  Jean-Claude Mas che ha illustrato il progetto italo-francese. Una riflessione e un augurio nelle parole conclusive dell'assessore regionale alle Risorse agricole del Friuli Venezia Giulia, Cristiano Shaurli: “Una famiglia che ha segnato la storia di questa regione e che riflette le qualità della nostra gente: la caparbietà, la forza di volontà, la voglia di innovare e di cercare nuovi sbocchi di mercato".

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