In Italia

In Italia

Franco Martinetti: négociant evoluto

15 Settembre 2009 Roger Sesto
Franco Martinetti è una figura anomala per il panorama viticolo italiano, una sorta di négociant che non si limita a selezionare i vini e ad affinarli, ma che interviene lungo tutta la filiera, progettando le sue etichette. Pur producendo anche un ottimo Barolo e altri vini, il suo baricentro è il Monferrato: Monferrato Rosso Sul Bric e Barbera d’Asti Superiore Montruc; il Gavi con Minaia e Gavi di Gavi; il Tortonese: Martin (Timorasso), Georgette (Croatina) e Lauren (Freisa). Comune la filosofia: far emergere il territorio, all’insegna di armonia ed eleganza. Il racconto di Martinetti sulle vecchie annate, si incentra sul Gavi Minaia, sulla Barbera d’Asti Superiore Montruc e sul blend tra Barbera e Cabernet Sauvignon Sul Bric. Partendo dal Minaia, va subito segnalata l’annata 1989, millesimo storico per il Piemonte, rispetto al quale il Gavi non ha fatto eccezione, dimostrandosi complesso. Contro ogni previsione, invece, la bontà dell’annata 1991. Vendemmia piccola per i rossi, il Minaia, a seguito di pesanti diradamenti che hanno determinato una resa per ettaro pari a 32 ettolitri di vino, ha mostrato una buona struttura, per farsi poi profondo, minerale, fumé, con ricordi di frutti canditi, miele e tabacco biondo. Molto interessante il premiato Minaia 1998, giocato su equilibrio e complessità, così come l’intrigante 1999. Sino ad arrivare ai recentissimi 2006 e 2007, capaci di coniugare complessità a potenza, oggi ancora dei bebè. Parlando del Sul Bric, assemblaggio di Barbera e Cabernet, Martinetti ancora una volta si emoziona quando cita il 1989, vendemmia miracolosa. Ma si dice soddisfatto anche del 1998, grande annata per i rossi piemontesi, calda sino ad agosto, e poi bruscamente fredda a settembre, il che ha fatto slittare la raccolta, a beneficio di un’ancor migliore maturazione delle bacche. Il ben più fresco e leggermente piovoso 1999 ha determinato un Sul Bric forse meno elegante, ma più appariscente; strepitoso il 2001, secondo solo al 1989. Fra le annate recenti, ancora in divenire, molto godibili la 2005 e la 2006. Considerazioni analoghe vanno fatte per la Barbera Montruc, a cui vanno aggiunte la straordinarietà del millesimo 1985, primo anno davvero importante per questo vino, e l’eccezionalità, ancora in fieri, dell’annata 2007.

In Italia

Alla Gorgona 10 anni dopo, dove il vino profuma di riscatto

Sull’isola-penitenziario dell’arcipelago Toscano (che è “colonia penale agricola” dal 1869) abbiamo assaggiato […]

Leggi tutto

WOW! The Italian Wine Competition 2025: le 239 medaglie d’oro

Vi sveliamo in anteprima i campioni assoluti dell’ottava edizione del nostro contest […]

Leggi tutto

La prova del tempo della Riserva Lunelli in verticale dal 2004 ad oggi

Lo chef de cave Cyril René Brun e il presidente di Ferrari […]

Leggi tutto

L’enotecnico non è più figlio di un dio minore

Il 6 giugno è stata pubblicata la legge che riconosce l’anno di […]

Leggi tutto

Strategie per affrontare il presente: (2): la parola agli operatori intervenuti a VinoVip al Forte

Durante la terza edizione del summit in Versilia, abbiamo intervistato una decina […]

Leggi tutto

Con GA.RY Tedeschi esce dalla sua comfort zone

La Cantina della Valpolicella lancia sul mercato per la prima volta un […]

Leggi tutto

Il Lambrusco (ri)scommette sulla leggerezza

Dopo Matera e Parigi, il terzo World Lambrusco Day organizzato dal Consorzio […]

Leggi tutto

Un’alleanza “ribelle” nella galassia del Prosecco

Sono contestatori gentili, che hanno istituito un Comitato e organizzato un convegno […]

Leggi tutto

Strategie per affrontare il presente (1): le considerazioni di alcuni produttori a VinoVip al Forte

Durante la terza edizione del summit in Versilia abbiamo intervistato una decina […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati