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Fondazione Villa Russiz ed Ermitage: accordo storico

Fondazione Villa Russiz ed Ermitage: accordo storico

Arte e vino, come una coppia affiatata, possono stare insieme, andare d’accordo e procreare. Lo ha dimostrato l’accordo in un certo senso “storico” siglato martedì 23 ottobre a San Pietroburgo nel Palazzo d’Inverno, lungo la Nieva, tra l’italiana, goriziana per la precisione, Fondazione Villa Russiz e il Museo Statale Ermitage. Il Friulano Villa Russiz è stato scelto dall’importante museo russo come il vino bianco ufficiale per i prossimi cinque anni e non solo, questo patto sancisce anche una collaborazione tra Italia e Russia per lo studio e la ricerca in campo storico-artistico e paesaggistico sul tema del vino.

Lo scalone del Museo Ermitage di San Pietroburgo

L’ACCORDO – Nella splendida cornice del teatro palladiano dell’Emitage, il direttore generale del museo che custodisce oltre tre milioni di opere d’arte Michail Piotrovsky, il presidente della Fondazione Villa Russiz Silvano Stefanutti, alla presenza del  direttore alla Cultura e relazioni internazionali e comunitarie della regione autonoma Friuli Venezia Giulia Augusto Viola, hanno presentato e firmato l’accordo. «In occasione del 250° anniversario della fondazione dell’Ermitage, sancire un così importante accordo tra i nostri Paesi è per noi elemento di grande prestigio», ha detto Piotrovsky. «Per la nostra piccola regione che da sempre è crocevia tra est e ovest e per una cantina che destina i suoi proventi al sostegno di una casa famiglia a tutela dell’infanzia si tratta di un grande passo in avanti. D’ora in poi sarà il nostro Friulano a rappresentare l’italianità a San Pietroburgo», ha dichiarato Stefanutti. Il vino sarà dunque l’etichetta ufficiale di tutte le occasioni pubbliche dell’Ermitage e, il museo, con la sua filiale italiana, Fondazione Ermitage Italia con sede a Ferrara, siglerà importanti accordi culturali nel nostro Paese per la valorizzazione dei beni storico-artistici e per lo studio delle relazioni e degli intrecci culturali tra Italia e Russia.

L'etichetta

Il FRIULANO 2011 – Il Friulano è una delle etichette simbolo della Fondazione Villa Russiz, ente senza scopo di lucro che gestisce i 95 ettari che compongono l’azienda agricola, di cui 40 sono nella Doc Collio e centro educativo con diverse tipologie di servizi tutte a favore dei minori. Tocai Friulano in purezza, il nettare nasce da vigneti ubicati sulle colline attorno al centro aziendale con esposizione a sud in terreni marnosi. Al momento della vendemmia, le uve vengono raccolte a mano e pressate in maniera soffice ancora intere. Dopo un primo travaso il mosto fiore è posto nelle vasche di fermentazione a temperatura controllata; rimane sulle fecce fini almeno sei mesi e viene imbottigliato dopo otto.  Giallo paglierino con riflessi verdognoli, fine e delicato con tipico sapore di mandorla amara, rotondo e con un tenore acido leggermente inferiore agli altri vini è adatto ad antipasti, piatti di pesce e anche alle preparazioni speziate della cucina russa.

Lo chef Anicet Abanga

L’ETICHETTA – Il Friulano per l’Ermitage  ha un’etichetta disegnata appositamente per l’occasione caratterizzata dall’uso di un segno grafico semplice e diretto: quattro frecce convergenti a formare l’incrocio di una x che intende enfatizzare i molteplici incontri che si concretizzeranno in questo progetto. Il blu, l’oro e il verde sono i colori istituzionali sia dell’Ermitage sia della Fondazione Villa Russiz, ma anche quelli del cielo e della terra. L’incrocio genera due frecce d’oro che rappresentano idealmente l’incontro più ampio tra Italia e Russia e quello tra le loro diverse componenti culturali: il vino e l’arte.

Lo chef Juri Campana

LA FESTA – Dopo la sigla dell’accordo i rappresentanti delle autorità russe hanno potuto assaggiare alcune prelibatezze friulane preparate dagli chef Anicet Abanga e Juri Campana autori anche della cena di gala del 23 ottobre al ristorante Il Grappolo di San Pietroburgo. Il 24 ottobre un concerto ha dimostrato l’altezza di intenti che può raggiungere la collaborazione culturale tra due Paesi. L’evento dedicato a Elisabeth von Schultz, grandissima pianista e musicologa testimonia i legami tra Italia e Russia. Nata a San Pietroburgo, la pianista visse per oltre 25 anni a Venezia frequentando assiduamente il Friuli.

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© Riproduzione riservata - 26/10/2012

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