Storytelling Storytelling Civiltà del bere

Fojaneghe di Bossi Fedrigotti compie 60 anni

Fojaneghe di Bossi Fedrigotti compie 60 anni

Il primo storico taglio bordolese italiano spegne quest’anno 60 candeline. Il vino di Bossi Fedrigotti, che ha rappresentato una svolta innovativa nell’enologia italiana, dal 2007 si è ulteriormente rinnovato grazie alla partnership con Masi Agricola. E oggi si conferma nella sua grande attualità.

Era il 1961 quando Federico Bossi Fedrigotti diede vita al Fojaneghe, primo esempio di vino italiano in stile bordolese, dimostrando per l’epoca grande lungimiranza. Oggi le figlie Isabella, Maria José e la nipote Valérie festeggiano il 60° compleanno del cru con uvaggio bordolese, che racchiude in sé un pezzo di storia dell’enologia italiana. I conti Bossi Fedrigotti da oltre 300 anni sono attivi nel mondo del vino in Trentino, a Rovereto. E dal 2007 l’azienda è affiancata dalla veneta Masi Agricola, che la supporta per la parte tecnica e la gestione della rete commerciale.

Viaggio a Bordeaux e nascita del progetto Fojaneghe

Nel secolo scorso fu Federico Bossi Fedrigotti a intuire la necessità di una profonda trasformazione della vitivinicoltura trentina. Grazie a lui fu abolito il commercio all’ingrosso in botti e damigiane e si passò all’imbottigliamento. E fu lui a creare il primo taglio bordolese in Italia, ottenuto con la vinificazione contemporanea di uve Merlot e Cabernet, vitigni presenti da almeno 100 anni nella regione, dove esprimevano le loro migliori caratteristiche. «Nostro padre», racconta Isabella Bossi Fedrigotti, «nel 1957, alla guida di un gruppo di viticoltori trentini partì alla volta di Bordeaux per vedere cosa facevano i colleghi francesi della zona. Scoprì così le barrique, le “botesèle” come le chiamarono in dialetto trentino, che dopo lunga ricerca riuscì a procurarsi. Quattro anni dopo era pronto il Fojaneghe», che prende il nome dalla tenuta dove si coltivano le due varietà.

Maria José e Isabella Bossi Fedrigotti

Il vigneto Fojaneghe

Il Fojaneghe si fece notare da subito e segnò una svolta innovativa nel panorama enologico italiano e internazionale, non solo per l’uvaggio, le scelte viticole ed enologiche, ma anche per avere proposto come etichetta del vino il nome del suo vigneto d’origine. Suddiviso in ampie terrazze, esso si estende su 18 ettari nei comuni di Mori e Isera a 300 metri d’altezza. Le piante allevate su suoli basaltici-calcarei godono di un’ottima esposizione e beneficiano della brezza dell’Ora, proveniente dal lago di Garda nelle ore calde del pomeriggio. Le viti più vecchie risalgono al 1949 e sono quelle del Merlot; di qui sono state ricavate anche le barbatelle per i nuovi impianti. Oltre al Merlot, a Fojaneghe si coltivano anche Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Teroldego.

La partnership con Masi Agricola

Nel 2007, quando prende avvio la partnership con Masi Agricola, il Fojaneghe viene rinnovato con il supporto del Gruppo Tecnico Masi. Entrano in produzione i nuovi impianti a Guyot – che si erano aggiunti a quelli tradizionali a pergola trentina – con più ceppi per ettaro, ma una resa minore. Da allora si consolida un’unione fondata sullo “scambio di cultura del vino”, dove l’innovazione si sposa con il rispetto della tradizione e la valorizzazione del patrimonio enologico del territorio. «Il Fojaneghe, che ha anticipato in tempi non sospetti il Supertuscan ispirato al Bordeaux», aggiunge Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, «è anch’esso legato alla storia di nobili famiglie che hanno saputo riconoscere le potenzialità delle uve internazionali. Vino territoriale per eccellenza, il Fojaneghe diventa così il primo esempio italiano di vino glocal: unione tra la cultura trentina e quella bordolese».

L’etichetta celebrativa

La 2015 (Merlot 55%, Cabernet Franc e Sauvignon 45%) è l’annata che celebra il 60° compleanno del Fojaneghe. Caratterizzata da un clima caldo durante l’estate e con scarse piogge, ha consentito un’ottima maturazione dei grappoli e condizioni ideali per la vinificazione. Dopo una macerazione a 18-24° C (con un picco a 26° C), sono seguite fermentazione di 25 giorni, svinatura e decantazione in acciaio inox. A malolattica svolta, il vino è maturato 18 mesi in barrique di rovere francese e altri 12 in bottiglia. Di colore rosso rubino intenso e impenetrabile, al naso si sentono gli aromi di frutti di bosco, in particolare mirtillo e mora, accompagnati da spezie dolci. In bocca ha grande eleganza e una struttura contraddistinta da note di prugna matura; nel finale lungo e asciutto emerge la vaniglia.

Foto di apertura: il Fojaneghe matura 18 mesi in barrique di rovere francese

CONTI BOSSI FEDRIGOTTI
via Unione 43
Rovereto (Trento)
www.bossifedrigotti.com
FB Conti Bossi Fedrigotti INST contibossifedrigotti

MASI AGRICOLA
045.68.32.511
masi@masi.it

Tag: , , , ,

© Riproduzione riservata - 13/12/2021

Leggi anche ...

50 anni di storia del vino: Argiolas, l’arte di proteggere la propria ricchezza
Storytelling
50 anni di storia del vino: Argiolas, l’arte di proteggere la propria ricchezza

Leggi tutto

50 anni di storia del vino: Marchesi Antinori, la continua evoluzione in armonia con la natura
Storytelling
50 anni di storia del vino: Marchesi Antinori, la continua evoluzione in armonia con la natura

Leggi tutto

50 anni di storia del vino: Angelini Wines & Estates, fedeli interpreti dell’unicità del territorio
Storytelling
50 anni di storia del vino: Angelini Wines & Estates, fedeli interpreti dell’unicità del territorio

Leggi tutto