Florio, il Vino per capire il Marsala

Florio, il Vino per capire il Marsala

Vino Florio, il nuovo bianco della Cantina siciliana è il tassello che mancava nel racconto che dalla vigna conduce alla nascita del Marsala e valorizza la cultura del territorio. Da uve Grillo vinificate come da tradizione, è ricco, sapido e sprigiona l’intenso profumo dei campi fioriti e del mare.

Per comprendere come nasce la complessità del Marsala bisogna iniziare dal principio. Lo ha capito Florio, storica azienda siciliana, che propone un modo alternativo per raccontarla dando vita al nuovo Vino Florio. Prima forma delle uve che arrivano dalla vigna, questo prodotto è ciò che diventerà Marsala; per lungo tempo è stato degustato solo da chi vive la cantina.

Come è nata l’idea

Per chi visita le storiche volte del baglio ottocentesco, dove riposano migliaia di botti di ogni dimensione e materiale, è un percorso obbligato.
«Chi viene a trovarci fa il giro della cantina mentre noi spilliamo», spiega il direttore Roberto Magnisi, raccontando mentre è all’opera con l’enologo Tommaso Maggio. «È proprio durante queste visite che è nata l’idea di creare un collegamento tra la vigna e il Marsala imbottigliando il Vino Florio, che potesse raccontare a più persone possibili il progetto culturale che qui prende vita».

Un rosso mascherato da bianco

Il Vino Florio, così come il Marsala, nasce da sole uve Grillo coltivate nei vigneti affacciati sul mare con vista sull’Isola lunga, Mozia, Santa Maria e Le Scole, le isolette che proteggono lo Stagnone. Qui si sente il sale, che resta impigliato sull’acino, con ricordi di alga. La raccolta avviene quando grappolo, raspo e vinaccioli sono completamente maturi e pronti a sviluppare un ampio corredo aromatico.
Segue la pressatura hard a grappolo intero con torchio tradizionale, «che carpisce il segreto coltivato in vigna», continua Magnisi, «e crea mosti carichi di colore, con alti estratti secchi ed estrema sapidità marina». Il vino fermenta in cemento, con irregolari ossigenazioni cadenzate dall’ascolto dell’enologo.
«Il risultato è un vino non filtrato, dalla struttura importante e di alta gradazione alcolica (15% vol.), che continua a evolvere in bottiglia», conclude Magnisi, «un rosso mascherato da bianco. Il Vino Florio è un veicolo che valorizza il percorso della filiera e la cultura del territorio». Dall’intenso profumo di campi fioriti (zagara e gelsomino) e mare, è ricco, maturo, salso e iodato. Prodotto in 13.000 bottiglie, è in vendita a 19 euro sul sito aziendale.

FLORIO

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Marsala (Trapani)
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© Riproduzione riservata - 13/06/2023

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