In Italia

In Italia

Firenze limita le superfici rivendicabili del Chianti

3 Dicembre 2013 Emanuele Pellucci
Quella di Firenze è la prima provincia toscana a limitare le superfici rivendicabili, nello specifico dei vini Chianti e Chianti Classico. “Si tratta di due provvedimenti molto importanti per la programmazione della produzione dei vini di qualità del nostro territorio”, ha spiegato alla stampa l’assessore provinciale all’agricoltura Pietro Roselli. ”La Provincia di Firenze dimostra ancora una volta la propria attenzione le esigenze del mondo del vino accogliendo le proposte dei Consorzi di tutela per limitare le superfici rivendicabili dei due più importanti vini della nostra zona: Chianti e Chianti Classico”. IL CONSORZIO VINO CHIANTI - Le considerazioni che hanno spinto i due Consorzi a presentare le due proposte di limitazione scaturiscono dall’analisi dell’attuale situazione di mercato dei rispettivi vini. ”Negli ultimi cinque anni”, ha spiegato il presidente del Cons Giovanni Busi, “il mercato del vino Chianti ha raggiunto un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta, ma l’aumento dei prezzi cui assistiamo potrebbe presumibilmente portare ad una fisiologica flessione delle vendite quando il nuovo disciplinare entrerà in vigore per effetto delle nuove rese ettariali (da 90 a 110 q/ha)”.  Attualmente la realtà del Chianti si basa su una superficie vitata di circa 17 mila ettari per una produzione effettiva media annua di 770 mila ettolitri, pari a circa 100 milioni di bottiglie, con un export del 70%. IL CHIANTI CLASSICO - Per il Chianti Classico il taglio delle rese disposto per l’annata 2010 e la scarsa produzione nel 2012 hanno portato ad una riduzione delle eccedenze strutturali. “Il Chianti Classico sta ottenendo grandi successi in molti mercati, a partire da Canada e Stati Uniti, che assorbono il 40% della nostra produzione”, ha sottolineato il direttore generale del Consorzio, Giuseppe Liberatore. “Il buon recupero delle vendite nell’ultimo periodo ci rende molto soddisfatti, anche se la storia recente ci spinge ad essere prudenti. La proposta della limitazione della superficie rivendicabile, in pratica un vero e proprio blocco di nuovi impianti, è una misura indispensabile per il perseguimento del massimo equilibrio di tutte le componenti della denominazione e per garantire una stabilità di mercato”. Oltre 600 i soci del Consorzio Chianti Classico, di cui 250 produttori imbottigliatori, con una superficie iscritta di 7.500 ettari per una produzione media di 240-270 mila ettolitri di vino all’anno. Circa 37 milioni di bottiglie, l’81% delle quali prendono la via dell’export. Busi e Liberatore hanno rivelato, inoltre, che i prezzi dello sfuso di Chianti e Chianti Classico si sono abbastanza avvicinati nell’ultimo anno: 140-160 euro al quintale per il Chianti e 165-195 euro per il Classico.

In Italia

Comitato Conegliano e Valdobbiadene: gli intenti in un Manifesto

Nata un anno fa, l’associazione ha messo per iscritto gli impegni di […]

Leggi tutto

Ricordo di Ampelio Bucci, maestro del Verdicchio dei Castelli di Jesi

Il produttore marchigiano si è spento il 21 agosto all’età di 89 […]

Leggi tutto

Alla Gorgona 10 anni dopo, dove il vino profuma di riscatto

Sull’isola-penitenziario dell’arcipelago Toscano (che è “colonia penale agricola” dal 1869) abbiamo assaggiato […]

Leggi tutto

WOW! The Italian Wine Competition 2025: le 239 medaglie d’oro

Vi sveliamo in anteprima i campioni assoluti dell’ottava edizione del nostro contest […]

Leggi tutto

La prova del tempo della Riserva Lunelli in verticale dal 2004 ad oggi

Lo chef de cave Cyril René Brun e il presidente di Ferrari […]

Leggi tutto

L’enotecnico non è più figlio di un dio minore

Il 6 giugno è stata pubblicata la legge che riconosce l’anno di […]

Leggi tutto

Strategie per affrontare il presente: (2): la parola agli operatori intervenuti a VinoVip al Forte

Durante la terza edizione del summit in Versilia, abbiamo intervistato una decina […]

Leggi tutto

Con GA.RY Tedeschi esce dalla sua comfort zone

La Cantina della Valpolicella lancia sul mercato per la prima volta un […]

Leggi tutto

Il Lambrusco (ri)scommette sulla leggerezza

Dopo Matera e Parigi, il terzo World Lambrusco Day organizzato dal Consorzio […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati