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Fiere del vino: ripartenza in autunno, ma come?

Fiere del vino: ripartenza in autunno, ma come?

L’autunno segna un primo, timido ritorno degli eventi fieristici, anche quelli dedicati al food & wine. Siamo andati a vedere come gli organizzatori di tre importanti fiere del vino 2020 – Cibus Forum, Milano Wine Week e Merano Wine Festival – hanno impostato tasting, incontri tra aziende e buyer e altre iniziative nel rispetto della sicurezza di tutti

Il distanziamento e i limiti agli assembramenti imposti dal coronavirus hanno sconvolto tante nostre abitudini e reso complicate molte attività, tra cui non solo quelle della ristorazione e della somministrazione, ma anche le fiere. Ora che stiamo cominciando ad adattarci un po’ meglio alla nuova situazione e a esorcizzare in qualche modo la paura del contagio ecco però che tornano fiere ed eventi, organizzati secondo formule modificate che tengono conto dei nuovi tempi.

Phygital sì, ma con giudizio

Un termine che sentiremo sempre di più utilizzare in futuro è un brutto neologismo inglese, “phygital”, utilizzato per descrivere una serie di tecnologie in grado di fondere il mondo fisico con quello digitale per creare nuove esperienze di marketing. Si tratta di soluzioni che utilizzano sistemi di comunicazione tradizionali, il web e anche la realtà aumentata o artificiale, per mettere in contatto aziende e compratori nel momento in cui è necessario presentare un prodotto.

Banco di prova, la Fashion Week

La Fashion Week milanese costituirà un’interessante campo di applicazione di queste tecnologie che però, quando si tratta di vino, e in particolare dell’importanza della degustazione e di un contatto fisico diretto con il prodotto, trova qualche limite. Ecco allora che le manifestazioni prossime venture in tema di food & wine hanno optato per soluzioni che cercano comunque di sfruttare i vantaggi del digitale, soprattutto quando si tratta di creare contatti e incontri con buyer esteri, ma senza rinunciare al rito della degustazione vera e propria.

Fiere del vino 2020, istruzioni per l’uso

Un primo assaggio, è proprio il caso di dirlo, lo abbiamo avuto con il Cibus Forum del 2 e 3 settembre scorsi, una sorta di conferenza allargata in cui si è dibattuto delle strategie per il rilancio dell’agroalimentare italiano. La due giorni, organizzata al PalaVerdi di Parma per colmare parzialmente nel 2020 il rinvio della fiera Cibus a maggio del 2021, ha visto l’intervento di una cinquantina di esperti e relatori presenti fisicamente nel sito dell’evento, seguiti da un pubblico in parte presente in platea, con 500 invitati selezionati, e in parte connesso a distanza.

Nel costruire il sito dell’evento gli organizzatori hanno prestato particolare attenzione a descrivere tutte le misure di sicurezza prese per minimizzare i rischi di contagio, con mappe e infografiche che, con ogni probabilità, diventeranno un segno distintivo della comunicazione delle fiere prossime venture.


Una degustazione durante l’edizione 2019 della Milano Wine Week

La Milano Wine Week

Anche la Milano Wine Week, in programma dal 3 all’11 ottobre, proporrà una commistione di eventi “phygital” e dal vivo (ne abbiamo parlato qui). In due mesi il format dell’evento, che quest’anno giunge alla terza edizione, è stato adattato dal suo ideatore, Federico Gordini, che è anche presidente della manifestazione. «Se la realtà cambia», sottolinea Gordini, «dobbiamo cambiare anche noi, trasformando un gap in un’opportunità per realizzare un progetto di sistema al servizio del mondo vinicolo e della filiera».

Le novità

La Milano Wine Week si presenta quindi anche quest’anno come un evento variegato, in cui la parte b2b si trasferisce sul web, grazie alla nuova piattaforma Digital Wine Fair pensata per connettere i buyer esteri e i giornalisti internazionali, con le aziende vinicole presenti attraverso stand virtuali. Gli esperti impossibilitati a viaggiare in Italia, potranno anche connettersi con i luoghi in cui hanno luogo le degustazioni reali per partecipare ai tasting. Otto sedi internazionali della manifestazione, dislocate a Londra, Mosca, Shanghai, Hong Kong, New York, San Francisco, Miami e Toronto daranno alle cantine la possibilità di presentare i loro prodotti in simultanea.

Anche degustazioni “dal vivo”

Ci sarà comunque una parte b2c, in 6 distretti cittadini, che coinvolgeranno locali milanesi in degustazioni organizzate dalle cantine, secondo un programma che intende rilanciare, oltre alle nostre aziende vinicole, anche le attività di somministrazione. Ed è anche previsto uno spazio riservato a grandi chef, chiamati a esercizi di costruzione di ricette e di menu a partire da un vino. Il programma è estremamente articolato, al punto che non è semplice individuare il numero di eventi e le modalità di partecipazione sul ricco sito di presentazione.


Indicazioni per il distanziamento e per l’accesso ai tavoli di degustazione fornite dagli organizzatori del Merano Wine Festival

Merano secondo tradizione

Non ha voluto invece rinunciare al suo format tradizionale il Merano Wine Festival, che tra il 6 e il 10 novembre mette in scena la ventinovesima edizione. Sarà un evento a ingressi limitati, con biglietti da acquistare online e suddivisi in fasce orarie prestabilite, una di mattina, dalle 9 alle 13,30 e una di pomeriggio dalle 14,30 alle 19. I luoghi delle degustazioni sono il Kurhaus e la GourmetArena insieme con l’Hotel Therme. Il biglietto consente di visitare entrambi, ma non nella stessa fascia oraria. Quindi chi va al Kurhaus di mattina dovrà riservare la Gourmet Arena e l’Hotel Therme per il pomeriggio. La mascherina è obbligatoria (tranne quando si degusta, ovviamente), così come il controllo della temperatura e la disinfezione delle mani. L’accesso ai tavoli di degustazione è rigidamente regolato da un sistema di “sensi unici” per evitare incroci pericolosi.

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© Riproduzione riservata - 16/09/2020

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