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Bancarotta per la società inglese Beaumont Vintners

23 Aprile 2012 Civiltà del bere
La società d’investimento inglese Beaumont Vintners ha dichiarato bancarotta, con un buco di circa 1,5 milioni di sterline. La notizia riportata da Decanter.com descrive una situazione poco chiara: Beaumont Vintners investiva capitali in vino, ma gli ordini dei clienti per le en primeur di Bordeaux, dal valore di circa 0,6-0,7 milioni di sterline, non corrispondono al valore degli acquisti effettuati dalla compagnia, che ammontano a sole 30.000-40.000 sterline. La società contabile Grant Thornton si occuperà di analizzare la gestione della società, cercando di ricostruire il percorso del denaro. CHI DIRIGE DAVVERO LA BEAUMONT? - La Beaumont Vintners è stata fondata nel giugno 2010, ma l’attuale amministratore unico Samuel Philips ha rifiutato di fornire i nomi dei soci fondatori all’assemblea che ha svolto con i creditori il 5 aprile. Philips, in carica da novembre dopo le dimissioni di Stephen Carpenter, sembra essere a tutti gli effetti un prestanome: mentre Carpenter è rimasto firmatario del conto corrente aziendale, Philips non lo è mai diventato. Dato inquietante, e facilmente collegabile, è che anche la Alexander Barclay Wines, altra società di cui Philips è amministratore unico, ha chiesto di essere cancellata dal registro delle imprese del Regno Unito. MAGRI RISARCIMENTI - Per i creditori della Beaumont Vintners le cifre di risarcimento ancora non sono stabilite: l’importo reclamato è tra 8 e 10 milioni di sterline, ma il patrimonio della società ammonta a circa 300.000-400.000 sterline, più 2 milioni di sterline degli acquisti en primeur del Bordeaux 2009. In questa situazione, per ogni sterlina investita potrebbero tornare ai creditori solo 30 pence.  

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