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È martedì… pensiamo al weekend! A Cerea (Verona) per provare i vini “artigianali”

2 Aprile 2013 Elena Erlicher
Tutti li definiscono "naturali", ma chi questi vini li produce preferisce chiamarli "artigianali", perché li considerano il prodotto di un'arte contadina che ama preservare e custodire il territorio e i suoi frutti. ViniVeri - Vini secondo natura da dieci anni celebra queste etichette a Cerea, a pochi chilometri da Verona. Qui, da sabato 6 a lunedì 8 aprile, all’Areaexp “La Fabrica”130 vitivinicoltori italiani e stranieri offrono in assaggio i loro capolavori, che nascono in vigna senza l’utilizzo della chimica di sintesi e in cantina senza l’uso di addizioni e stabilizzazioni forzate, secondo un protocollo definito “naturale”. Particolarmente nutrita è la presenza francese, soprattutto dello Champagne, e quella proveniente dalla Georgia con prodotti vinificati nel qvevri, cioè nell'anfora di terracotta interrata. Tanti anche i vitivinicoltori che vengono dalla Croazia, dalla Slovenia e dalla Spagna. Durante la kermesse sarà presentato il volume Custodi di identità, a cura del Consorzio ViniVeri, che racconta le storie di questi agricoltori e la loro filosofia di vita. L'evento si svolge tutti i giorni dalle 10 alle 18 e l'ingresso costa 20 euro. Per informazioni: Consorzio ViniVeri, tel. 0742.37.81.28, www.viniveri.net. PRODOTTI TIPICI - Le tavole della provincia di Verona sono ricche di piatti a base di riso vialone nano Igp, da gustare nei risotti, per esempio, con il tradizionale radicchio rosso Dop. Uno dei salumi più caratteristici di queste terre è la soppressa di Verona, prodotto con carni selezionate sminuzzate o macinate, salate e pepate. Inoltre, non bisogna dimenticare l’olio extravergine d’oliva, gli ortaggi, come gli asparagi bianchi, il cavolo di Verona e le patate da gnocchi. Tra le specialità c'è anche la frutta: pesche, ciliegie, castagne e marroni Dop sulle alture, mentre in pianura, ottime mele e pere, e gli estivi meloni e angurie. DOVE MANGIARE - Dal 1926 il Ristorante da Aldo (via Bosco 11, località Aselogna, tel. 0442.35.010, www.ristorantedaaldo.it) porta in tavola la tradizione veneta: una cucina di qualità, attenta alla cultura e ai prodotti del territorio. Qui c'è solo l'imbarazzo della scelta. Solo per citare qualche piatto: zuppa di castagne e porcini gratinata, risotto dei monti Lessini con tartufo nero del Baldo, spumante Durello e monte veronese, stinco di maialino da latte cotto a bassa temperatura glassato al forno con zenzero all’agrodolce, e per finire zaleti e Recioto. Il locale è Presidio Slow food. DA VISITARE - Nel centro della cittadina meritano una visita i palazzi settecenteschi Medici, Verità e Sommaria. Resti della civiltà romana si possono ammirare anche nella chiesa di San Zeno, fatta erigere dalla contessa Matilde di Canossa nel 1109 e abbellita da affreschi del Trecento. Da vedere la anche quattrocentesca villa Bresciani, sempre in centro. In località Ramedello si può ammirare villa Guastaverza del Cinquecento e, a Piatton, villa Franco. In località Cà del Lago, si può visitare la meravigliosa Villa Dionisi costruita su resti di una villa del Duecento. Il nucleo primitivo di origine quattrocentesca è stato trasformato e ampliato tra 1740 e 1766 per volontà del marchese Gabriele Dionisi, con l'aiuto del pittore bolognese Giuseppe Montanari.

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