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È lunedì… pensiamo al weekend! A Montalcino (Siena) per assaggiare il Brunello

18 Febbraio 2013 Elena Erlicher
Dal 22 al 25 febbraio, Montalcino, patria del Brunello, dà il benvenuto alle nuove annate di uno dei rossi italiani più rinomati al mondo. A Benvenuto Brunello si possono degustare l'annata 2008 e la Riserva 2007. Venerdì 22 e sabato 23 l'evento è riservato alla stampa; mentre domenica 24 e lunedì 25 sarà la volta degli operatori del settore. Le giornate sono ricche di appuntamenti: la presentazione della vendemmia 2012, la proclamazione delle stelle assegnate all’annata con la posa della classica formella celebrativa, l'assegnazione dei premi Leccio d’Oro 2013, i buffet all’interno del Palazzo Vescovile, la cena di gala offerta dal Consorzio e gli stand espositivi di tutti i produttori all’interno del chiostro del Museo di Montalcino. Oltre al Brunello, in assaggio si trovano anche il Rosso di Montalcino 2011, il Moscadello e il Sant’Antimo. Per informazioni: Consorzio del vino Brunello di Montalcino, tel. 0577.84.82.46, www.consorziobrunellodimontalcino.it. PRODOTTI TIPICI - Considerevole è la produzione di pecorino dolce o salato nei tipi fresco, semistagionato e invecchiato; esso rivela tutto il suo gusto se abbinato ai vini della zona o addolcito con il miele. Fanno parte della tradizione montalcinese i gustosi prosciutti, le salsicce, i salami, la finocchiata, la soppressata, il buristo, anche nella versione di suino di cinta senese e di cinghiale. Tra i dolci, i curiosi "brutti e boni" e gli “ossi di morto". DOVE MANGIARE - Al Re di Macchia (via Soccorso Saloni 21, tel. 0577.84.61.16 o 348.31.55.795) si consiglia di provare il menu di quattro portate a 25 euro. Le specialità da non perdere di Roberta Cherubini, che col marito Antonio De Pascali dirige il ristorante, sono: l'insalata di coniglio all'aceto balsamico, la sfoglia di radicchio in salsa di pecorino e il manzo brasato al Brunello. Sono da provare anche i salumi di cinghiale con pecorino, la ribollita, i pici con salsiccia e finferli, la scottiglia di cinghiale con polenta. DA VISITARE - Il borgo di Montalcino è rimasto pressoché intatto dal XVI secolo. Il centro storico è dominato dalla possente Rocca, fortezza costruita nel 1361 per segnare il passaggio della città sotto il dominio di Siena. Il panorama che si gode dai bastioni della rocca và dal Monte Amiata, attraverso le Crete fino a Siena, e attraversa tutta la Val d'Orcia fino alle colline della Maremma. Un'altra attrazione di Montalcino è la caratteristica torre stretta e lunga del Palazzo dei Priori, sede del Comune, che si affaccia su Piazza del Popolo, con la sua bella  loggia gotica. Da visitare anche il Palazzo Vescovile e le chiese di Sant'Agostino, Sant'Egidio e San Francesco.

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