Duca di Salaparuta, rinnamorarsi dell’Etna con Lavico

Duca di Salaparuta, rinnamorarsi dell’Etna con Lavico

La nuova linea Lavico di Duca di Salaparuta nasce nella Tenuta di Vajasindi, nell’area nord del vulcano. È composta da un rosso e un bianco Etna Doc da uve Nerello Mascalese e Carricante. Per la prima volta sono vinificati e affinati in loco, a rinsaldare il legame di queste etichette con il territorio.

Presente da oltre 20 anni sull’Etna con la Tenuta di Vajasindi, nel comune di Castiglione di Sicilia, oggi Duca di Salaparuta rinsalda il suo legame col territorio lanciando la linea Lavico, composta da un rosso e un bianco Etna Doc.
A rendere speciali le due etichette contribuisce il fatto che non solo le loro uve sono autoctone (Nerello Mascalese e Carricante), ma anche i vini che ne scaturiscono sono nati sul vulcano. È la prima volta che i vini della tenuta etnea vengono vinificati e affinati in cantina in loco.

Due volte innamorati del vulcano

«È ciò che in azienda intendiamo per “vivere un amore sul territorio”», spiega il direttore Roberto Magnisi. «Sentivamo il bisogno di appartenere a questo luogo, capace di offrire vini eleganti che sanno parlare di noi al mondo. Produrli sull’Etna, a 700 metri d’altezza, equivale per noi a innamorarci una seconda volta, ma con la consapevolezza del bagaglio che ci portiamo dietro, un know-how acquisito in 20 anni».

Lavico Rosso, intrigante ed equilibrato

Lavico Etna Rosso Doc è un vino dalla struttura elegante; in parte affina in barrique di rovere francese per 12 mesi, fresco e delicatamente sapido. Dai profumi intriganti di piccoli frutti rossi, uniti a sensazioni balsamiche e minerali, con sfumature di vaniglia e spezie, nel bicchiere è equilibrato, con un tannino maturo.

Lavico Bianco, sapido e fresco

Lavico Etna Bianco Doc racconta la propria terra attraverso profumi di pesca e frutta esotica, accesi da sensazioni iodate, speziate. Sapido e persistente al palato ha la freschezza tipica del Carricante, che gli conferisce struttura, longevità e la mineralità di chi ha le proprie radici in un terreno di lava. Sapidità e profonda lunghezza tannica sono la cifra stilistica che accomuna i due vini, «che si distinguono per la loro capacità di vibrare al palato, come un atleta di mezzo fondo dal muscolo vigoroso ma elastico», conclude Magnisi.

Gli obiettivi futuri

La linea Lavico è il primo passo di un progetto in espansione della gamma, che in futuro comprenderà vini di “contrada” e riserve.
«Stiamo lavorando sulle sottozone dell’Etna», conferma Giacomo Tarquini, global marketing director, «una Doc che ha seguito un percorso di qualità vincente, ritagliandosi il suo spazio a livello internazionale».

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© Riproduzione riservata - 18/06/2022

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