Dove vanno le aziende del vino oggi? A VinoVip Cortina l’analisi di 615 bilanci di Studio Impresa

Dove vanno le aziende del vino oggi? A VinoVip Cortina l’analisi di 615 bilanci di Studio Impresa

Da un’analisi approfondita di Studio Impresa, la società di consulenza di Luca Castagnetti, emergono i modelli vincenti a cui guardare per imparare a fare impresa. Con un panel di riferimento di 373 aziende, sia private sia cooperative, e focus su Prosecco, Metodo Classico e Bolgheri. Tre le nuove competenze che accelerano i processi di sviluppo, la digitalizzazione, ma anche le risorse umane.

L’intervento che ha suscitato maggior interesse al talk-show di VinoVip Cortina 2022 è stato quello di Luca Castagnetti della società di consulenza Studio Impresa. L’esperto in creazione e gestione di reti di imprese nel settore agricolo e vitivinicolo ha presentato un’approfondita analisi di centinaia di bilanci aziendali 2021. L’obiettivo dichiarato era, da un lato, quello di individuare «i tanti modelli vincenti a cui guardare o per imparare o con l’intento di acquistare un’azienda», dall’altro, quello di «acquisire le competenze che accelerano i processi di sviluppo». Dall’analisi sono emerse performance molto diverse tra società con asset “light” o “strong” (ovvero con minore o maggiore incidenza delle immobilizzazioni – come la proprietà terriera – sul fatturato).

Per Luca Castagnetti di Studio Impresa «non si fa impresa senza le persone»

Il campione di riferimento dello studio

Si è scelto di prendere un campione di riferimento costituito da 373 aziende rappresentative e con fatturato al di sopra degli 8 miliardi annui, ma i bilanci analizzati sono stati molti di più (per la precisione 615). Tra queste 187 erano imprese private e 186 cooperative. Si è poi effettuata un’ulteriore suddivisione tra aziende con asset “light”, dove le immobilizzazioni – come la proprietà terriera – sul fatturato attivo sono inferiori al 29,7%. E aziende con asset “strong”, dove questo rapporto è superiore a 29,7%. Considerando questo valore come la mediana.

Le aziende private “strong” hanno maggior redditività

Si è osservato che per le aziende private “light” all’aumento dei ricavi non corrispondono crescite importanti della redditività, anzi tutt’altro. Le aziende private “strong” pur registrando aumenti di ricavi annuali più contenuti, di contro evidenziano crescite assai più importanti della redditività. E questo suggerisce una maggior capacità di generare reddito da parte delle aziende “strong”. Ed ecco i dati che confortano queste affermazioni. Le aziende “light” hanno avuto un aumento di ricavi 2020-21 del +19,18% e un +12,62% nel biennio 2019-21. Mentre l’Ebitda, l’indicatore di redditività dell’azienda – quello che indica l’efficienza operativa dell’impresa, perché esclude alcuni costi come interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti – ha registrato un +6,80% nel biennio 2019-21 e un +4,44% nel 2020-21. Le aziende “strong” hanno avuto un aumento di ricavi più contenuto: +4,99% nel 2019-21 e +8,62% nel 2020-21. Mentre la redditività ha registrato ben il +19,36% nel biennio e un rimbalzo del +27,60% nell’ultimo anno.

Reagiscono le Coop strutturate

Negli ultimi anni le cooperative più strutturate (“strong”) non hanno mai perso in ricavi, registrando il segno più dal 2018-19 (+8,05%) a oggi, nel 2020-21 (+12,66%). Cosa che non si può dire delle cooperative “light”, che nello stesso periodo hanno decisamente sofferto di più, con un -8,62% nel 2018-19 e un -3,59% nel 2019-20. Per poi riprendere a risalire moderatamente con un +8,37% nel 2020-21 e un +4,47% nel biennio 2019-21.

I “casi” Prosecco e Metodo Classico

L’analisi si è poi soffermata su alcuni casi emblematici, come le aziende del Prosecco, dei Metodo Classico e dell’area di Bolgheri. I grandi volumi prodotti di Prosecco negli ultimi anni hanno creato un fenomeno di polarizzazione, dove sono i privati a crescere in ricavi (+20,59% nel 2020-21 e +12,39% nel biennio 2019-21) e redditività (+6,53% nel 2020-21 e +7,05% nel 2019-21), a scapito delle cooperative, che invece, pur registrando ricavi del +15,15% nel 2020-21 e +16,06% nel 2019-21, subiscono una sensibile riduzione della redditività del -13,92% nel 2020-21 e -15,68% nel biennio. Il Metodo Classico, che comprende Trentodoc, Franciacorta, Oltrepò Pavese e Alta Langa, si comporta diversamente rispetto al mondo Prosecco. Qui la redditività delle aziende private è elevata, cioè 26,47% nel 2021, dove l’Ebitda delle “strong” arriva al 34,49% e quello delle “light” al 22,47%.

Cosa succede a Bolgheri

Anche la reddittività delle imprese di Bolgheri è alta (39,32% nel 2020 e 40,32% nel 2021). E si tratta in questo caso solo di aziende “strong”, con una posizione finanziaria netta (PFN) alta e stabile negli ultimi anni, il che significa che sono aziende che continuano a investire. Nel campione analizzato le 50 aziende più performanti per redditività sono al 74% “strong” e si trovano soprattutto in Toscana e Veneto.

Dove investire e quali competenze sviluppare in futuro

La seconda parte dell’analisi di Studio Impresa si è concentrata sulle “nuove competenze”, che poi era il fil rouge del nostro talk-show cortinese. È stato chiesto alle aziende del panel quali, secondo loro, erano le competenze da sviluppare alla luce dei cambiamenti in atto e quali i settori in cui investire. Le competenze più richieste sono: la gestione delle risorse umane (55%), il brand management (50%) e la digitalizzazione (45%). Mentre per quanto riguarda gli investimenti, le imprese si orientano soprattutto sui vigneti per contrastare il cambiamento climatico (65%) e su strategie che valorizzino il proprio brand (65%).

Per consultare alcuni dei passaggi più significativi dell’intervento di Luca Castagnetti clicca qui.

Foto di apertura: tra le nuove competenze per sviluppare modelli vincenti d’impresa ci sono sia la digitalizzazione sia le risorse umane

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© Riproduzione riservata - 04/08/2022

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