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Dal Chianti si chiede l’aumento delle rese a 110-120 quintali per ettaro

14 Giugno 2011 Emanuele Pellucci
I produttori del Chianti si apprestano a chiedere la modifica del disciplinare della Docg per consentire l’innalzamento delle rese ettariali fino a un massimo di 110-120 quintali. E’ questa una delle novità scaturite dagli “Stati generali del Chianti” promossi dal Consorzio che si sono tenuti nei giorni scorsi a Firenze, nel corso dei quali sono stati sviscerati molti aspetti tendenti a superare il momento di crisi che dura ormai da molto tempo. Secondo Giovanni Busi, da poco alla presidenza del Consorzio Vino Chianti (2.500 soci con oltre 10.500 ettari di vigneto e una produzione di 600 mila ettolitri annui), i nuovi impianti vitati tendono sempre più a superare il limite dei 90 q/ha fissati dal disciplinare, e ciò nonostante la forte potatura verde praticata. Sempre in tema di vigneti, i produttori chiantigiani hanno chiesto alla Regione Toscana, rappresentata in sala dall’assessore all’Agricoltura Gianni Salvadori, la possibilità di innalzare il tetto del contributo alle aziende per i nuovi impianti dagli attuali 9.500 euro per ettaro fissati dal ministero a 27.500 rinunciando comunque ad altri benefici. Salvadori ha fatto capire che forse sarà possibile arrivare a circa 20.000 euro. “Abbiamo avanzato questa richiesta”, ha spiegato Busi, “perché la situazione drammatica della nostra campagna è sotto gli occhi di tutti”. Da notare che oltre il 40% della superficie vitata chiantigiana è obsoleta e va ristrutturata. Tra i tanti aspetti negativi, a cominciare dalla riduzione drastica delle esportazioni nei due principali mercati storici quali Germania e Stati Uniti fino al forte ribasso dei prezzi all’origine, una nota positiva è data dalla riduzione delle giacenze, calcolate oggi intorno al 10% contro il 30% del picco peggiore. “Nel 2010 siamo riusciti a fissare prezzi di mercato più alti di quelli correnti per due fasce di prodotto di livello, vini acquistati da alcune aziende imbottigliatrici”, ha aggiunto il presidente del Consorzio. “Siamo convinti che l’iniziativa sarà apprezzata ancora di più quest’anno”.  
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