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Curlan Chardonnay Riserva, il quinto Solista di Girlan

6 Dicembre 2022 Elena Erlicher
Curlan Chardonnay Riserva, il quinto Solista di Girlan

La Cantina altoatesina Girlan, che l’anno prossimo compirà 100 anni, lancia la nuova etichetta della linea top di gamma Solisti. Uno Chardonnay Riserva fortemente identitario che beneficia del microclima e del terroir unico di Cornaiano. Si aggiunge agli altri quattro interpreti del territorio: lo Schiava Gschleier Alte Reben e i Pinot nero Riserva Trattmann, Curlan e Vigna Ganger.

I cinque Solisti della linea top di gamma della Cantina Girlan «sono come cinque individui che raccontano ognuno la propria storia. Ora è il turno del Curlan Chardonnay Riserva, Alto Adige Doc», l’ultimo arrivato, il quinto, appena uscito sul mercato con l’annata 2019. Ha esordito così Oscar Lorandi, presidente della cooperativa altoatesina fondata nel 1923, che conta 200 soci proprietari di 220 ettari sulle colline a sud di Bolzano, la maggior parte dei quali sul monte di Mezzo e una parte nella zona di Gschleier e sull’altopiano di Mazzon. La nuova etichetta è stata presentata al ristorante Andrea Aprea di Milano, il 28 novembre. E va ad affiancare lo Schiava Gschleier Alte Reben e i Pinot nero Riserva Trattmann, Curlan e Vigna Ganger.

Girlan
Il presidente Oscar Lorandi

Un progetto identitario

Il progetto Solisti nasce una quindicina di anni fa con il fine di dare un’identità propria, una maggior riconoscibilità ai prodotti della Cantina, che decide di puntare soprattutto sulle varietà più vocate nei suoi terroir. Nascono così prima la Schiava, poi i Pinot nero, il vino bandiera aziendale, da diversi territori; Mazzon dai suoli più calcarei argillosi, che donano finezza ed eleganza, e Cornaiano (Girlan) dai terreni morenici con sottofondo di porfido vulcanico, dove si estraggono più colore, frutto e tannino.

La microzona di Girlan

Per lo Chardonnay si sceglie proprio la zona di Cornaiano e si selezionano due precise parcelle, Gschleier e Schreckbichl, tra i 450 e i 500 metri di altitudine. Una più fresca che conferisce maggior acidità e una più calda per la struttura e il corpo. Si tratta di un solo ettaro complessivo di vigneto, di età compresa tra i 20 e i 25 anni, con esposizioni sia a est che a ovest. «La microzona di Girlan ha da sempre le condizioni climatiche ideali per la coltivazione della vite e dello Chardonnay in particolare, un vitigno dotato di grande personalità», ha detto ancora Oscar Lorandi. «Qui troviamo terreni aridi, un’ottima ventilazione e sbalzi termici perfetti per ottenere aromi di grande intensità e finezza».

L’enologo Gerhard Kofler con i Solisti al completo

Curlan Chardonnay Riserva in cantina

Seguono tanti anni di studio, ricerca e innumerevoli microvinificazioni, con il desiderio di produrre un grande bianco che possa sfidare il tempo e restituire nel bicchiere il territorio di provenienza. «Con il 2019 abbiamo deciso che eravamo pronti per il mercato», spiega l’enologo Gerhard Kofler. «Vendemmiamo le uve rigorosamente a mano e le avviamo a una pressatura veloce a grappolo intero. Abbiamo introdotto per lo Chardonnay l’uso della barrique, di cui 1/3 nuove e 2/3 usate. Qui il vino effettua la fermentazione alcolica, malolattica e la maturazione sui lieviti per un totale di 12 mesi. Seguono una sosta di 8 mesi in tini di acciaio e un ulteriore anno in bottiglia».

Curlan Chardonnay Riserva all’assaggio

Di colore giallo dorato nel calice, evidenzia un bouquet ricco di note sia agrumate sia fruttate di pesca gialla matura, con sfumature minerali e sapide. In bocca è fine, elegante e avvolgente, di buona sapidità, con ottima struttura e tensione acida che gli consentiranno di evolvere a lungo nel tempo. Il Curlan Chardonnay Riserva 2019 è prodotto in sole 1.980 bottiglie riservate al canale Horeca e nel dettaglio specializzato ad un prezzo che si aggira sui 100 euro.

Foto di apertura: le uve che danno vita al Curlan Chardonnay Riserva nascono da un unico ettaro nella microzona Girlan

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