Cucinare le lenticchie, monetine della salute

Cucinare le lenticchie, monetine della salute

È usanza cucinare le lenticchie per Capodanno. Questi legumi, da sempre simbolo di ricchezza e di abbondanza, sono tipicamente abbinati al maiale, altra icona di prosperità. Ma sono anche un ingrediente prezioso per la salute: contengono sali minerali e fibre solubili e insolubili, utili a favorire la circolazione e il ricambio intestinale, e sono fonte di vitamine del gruppo B.

Le lenticchie nella storia

Il piccolo legume è forse il più antico nella storia dell’umanità a essere cucinato. Se ne hanno tracce attorno al 7.000 a.C. e, molto più avanti nel tempo, costituiva la base, assieme al grano, dell’alimentazione degli antichi Egizi: da loro sarebbe poi entrato nella cucina degli Ebrei e dei Romani.

In farina, crema, croccante o candita

Oggi la lenticchia sostituisce egregiamente le proteine animali se consumata assieme a cereali. La creatività dei professionisti dei fornelli la trasforma in farina da mescolare con quella di grano per una pasta diversa, in crema, che può diventare persino dolce, la rende croccante cuocendola lentamente in forno dopo la bollitura oppure la propone candita.

Quando vanno messe a bagno?

In ammollo è preferibile utilizzare acqua oligominerale per rendere morbida la buccia. Qualcuno preferisce metterle a bagno sempre, riducendo i tempi di cottura, altri le cuociono direttamente in acqua inizialmente fredda. Per evitare che la buccia si spacchi andrebbero lasciate a raffreddare nella loro acqua. L’importante è salarle quasi a fine cottura.

Per cucinare le lenticchie

A seconda della destinazione, dolce o salata, si aggiungono aromi diversi quali vaniglia o limone nel primo caso o alloro, rosmarino e spezie nel secondo. Per dare più gusto a una zuppa c’è bisogno di un battuto di verdure e di una piccola aggiunta di lardo o di pancetta. Per renderla cremosa si possono frullare metà delle lenticchie, passarle al colino e aggiungerle alle altre rimaste intere. Gli abbinamenti sono molteplici. Assodati quelli con pasta, riso e carne, specie di maiale, vanno alla grande anche i matrimoni con molluschi, crostacei e pesci saporiti.

 

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 01/2017. Per continuare a leggere acquista il numero nel nostro store (anche in edizione digitale) o scrivi a store@civiltadelbere.com.
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© Riproduzione riservata - 07/03/2017

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