Senza confini Senza confini Anita Franzon

Cos’è la piquette (e perché sta conquistando gli americani)

Cos’è la piquette (e perché sta conquistando gli americani)

Non è una birra né un vino, ma ha alle spalle un’antica tradizione contadina. In Europa non è previsto il commercio, mentre negli Stati Uniti possiamo già parlare di una moda estiva.

Per approfondimenti: Tasting Table, Drinkstrade, Hospitality Magazine e Wine Enthusiast

Con il termine piquette i francesi indicano un vino di bassa qualità; per americani e australiani è invece sinonimo di leggerezza, vivacità e di facile beva. La piquette è una bevanda dal basso contenuto alcolico ottenuta facendo fermentare le vinacce con acqua. Il risultato non è, però, paragonabile tanto a un vino, quanto più a una birra acida o a un sidro.

Una tradizione antica e contadina

Sebbene all’interno dell’Unione europea ci siano norme che ne impediscono il commercio come avviene altrove, bevande simili alla piquette sono sempre state prodotte dalle famiglie contadine per autoconsumo quando in campagna non si buttava via niente. In Italia qualcuno si ricorderà ancora il cosiddetto “acquerello”. Quasi del tutto scomparsa negli ultimi decenni, ora questa bevanda sta abbandonando le sue radici umili per vivere un momento di gloria lontano dai suoi luoghi di origine; per alcuni, potrebbe avere lo stesso successo che hanno recentemente avuto i pét-nat, o pétillant naturel (Tasting Table e Drinkstrade).

Perché piace così tanto

BK Wines produce piquette da alcuni anni sulle colline di Adelaide. La proprietaria Kirstyn Keys afferma su Hospitality Magazine che, provenendo dalle vinacce, lo zucchero di partenza è minore; di conseguenza i livelli di alcol sono più bassi rispetto al vino, di solito intorno al 5-7% vol. Il rinnovato impiego delle vinacce è stata la motivazione alla base della decisione di BK Wines per iniziare a produrre piquette: «Stiamo lavorando per creare zero rifiuti nella nostra Cantina e nei nostri vigneti» afferma Keys. La piquette lascia, inoltre, molto spazio per la sperimentazione con varietà sia bianche, sia rosse: «Puoi usare qualsiasi uva. Noi usiamo Pinot nero, Chardonnay e Pinot grigio». Si producono così bevande dalle sfumature del rosa, con un’acidità rinfrescante e note di anguria e lampone.

Il boom negli Usa

Todd Cavallo, proprietario ed enologo della piccola Cantina Wild Arc Farm nella Hudson Valley, New York, è stato tra i primi a credere nella piquette in versione contemporanea. Stimolato dalla lettura di un libro sulla storia del vino nell’Europa del XIX secolo in cui veniva citata la piquette come “un vino a bassa gradazione alcolica ottenuto dalla seconda spremitura delle vinacce”, a partire dalla vendemmia 2017 Cavallo ha rapidamente conquistato il mercato statunitense. Poco dopo, più di una dozzina di produttori di vino dall’Oregon al Texas, dal Quebec ai Finger Lakes, hanno annunciato l’intenzione di lanciare prodotti simili sul mercato.

Come crescono i produttori e il mercato

«Siamo sempre alla ricerca di nuovi ed entusiasmanti progetti», ha affermato Lisa Hinton, enologa per Old Westminster Winery nel Maryland, «l’assaggio di una bottiglia di Todd (…) ci ha convinto a cimentarci con la piquette, incorporando alcune delle nostre idee».
«È un ottimo sostituto della birra», spiega Christopher Missick, produttore nell’area dei Finger Lakes.
«Non è pensato per essere serio o profondo», aggiunge Erin Rasmussen di American Wine Project, con sede a Madison, Wisconsin. Le tendenze oltreoceano suggeriscono, dunque, che questo fenomeno potrà consolidarsi anche altrove e la sua reputazione di brutto anatroccolo potrebbe presto diventare solamente un lontano ricordo (Wine Enthusiast).

Una bevanda estiva, perfetta per un pic-nic

D’altronde, le moderne piquette piacciono, in particolare, come bevande estive; in molti casi sono vendute in lattina, servite fresche e perfette per accompagnare i piatti semplici di un aperitivo o di un pic-nic. Non classificandola come vino, i produttori di piquette amano, inoltre, uscire dalle classiche regole della degustazione proponendo la vivace bevanda con cubetti di ghiaccio, o arricchita con frutta o sciroppi, in modo da creare un cocktail semplice e leggero; c’è anche chi ha provato a trasformarla in granita. Il prezzo, solitamente sotto i 15 dollari, contribuisce ad attirare i consumatori, anche i tra i più giovani che nella piquette vedono un fascino senza troppe pretese.

Foto di apertura: la piquette è perfetta durante un pic-nic nella natura © J. Michel su Unsplash

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© Riproduzione riservata - 29/06/2023

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