Dal caso Passalacqua alle buchette del vino, cosa dicono di noi nel mondo
Caso Passalacqua
La produttrice pugliese Valentina Passalacqua è balzata alle cronache lo scorso luglio per via dell’accusa di caporalato rivolta a suo padre. La notizia ha fatto il giro del web in Italia e all’estero. Ha colpito anche The drinks business, che scrive: «Una stella nascente nella scena del vino naturale ha visto la sua reputazione rovinata». Nonostante la produttrice abbia negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda, sono diversi gli importatori e i rivenditori all’estero che hanno momentaneamente preso le distanze da lei e dai suoi vini, almeno fino a quando la questione non si sarà chiarita.
Firenze, il successo delle buchette del vino
Partita dal giornale britannico The Independent, la notizia ha fatto il giro del mondo: protagoniste sono le buchette del vino di Firenze, antiche finestrelle che consentivano, fin dai tempi della peste bubbonica, la vendita di vino mantenendo le distanze sociali. Dopo la fine del lockdown alcuni negozianti fiorentini hanno deciso di tornare a usarle, proprio per evitare i contatti diretti tra le persone. Questa particolare finestrella risulta perfetta per il passaggio di calici di vino, cocktail, ma anche caffè e gelati. Si tratta, dunque, di una tradizione recuperata che ha fatto sorridere tutto il mondo: dall’Inghilterra, dove la notizia è stata ripresa da The drinks business e da Decanter, fino agli USA, su Wine Spectator, e in Nuova Zelanda sul magazine stuff.
Tag: buchette vino, Decanter, Passalacqua, Rassegna stampa internazionale, Stuff, The Drinks Business, The Indipendent, Wine SpectatorQuesta notizia fa parte della rassegna stampa internazionale di Civiltà del bere. Per riceverla gratuitamente una volta a settimana in formato newsletter iscriviti qui.
© Riproduzione riservata - 27/08/2020